A Estate in Diretta gli ultimi aggiornamenti sul giallo di Villa Pamphili con le parole di Federico Carro, conoscente di Kaufmann
Estate in Diretta, talk di Rai Uno, torna sul caso di Francis Kaufmann, l’uomo accusato di aver ucciso una donna russa e la figlia. Nelle ultime ore è emerso una verità agghiacciante, che rende ancora più macabro il duplice delitto di cui è altamente indiziato: la bimba trovata senza vita era la figlia dello stesso Kaufmann, così come confermato dal test del dna. Non vi sono dubbi quindi in merito alla paternità, mentre non è chiaro chi sia la madre, di certo non Anastasia, che secondo la ricostruzione del giallo, avrebbe incontrato Kaufmann a Malta poche settimane prima di morire.
Per approfondire la vicenda il programma del primo canale è tornato a parlare con Federico Carro, uno scrittore di La Spezia nonché uno dei pochi nostri connazionali che ha avuto dei contatti con Rexal Ford, così come si faceva chiamare Kaufmann: i due volevano realizzare un film assieme e si sono visti ma anche sentiti al telefono e scambiati delle email. Il 5 giugno scorso Federico Carro riceve una nota vocale per certi versi agghiacciante, visto che in sottofondo si sente il pianto di un bimbo, quasi sicuramente quello di Andromeda, la figlia del presunto omicida. “Il 5 di giugno – spiega – mi ha mandato un vocale e si sentiva ancora la vocina della bimba sotto. Quel giorno mi dice che sua moglie l’aveva lasciata per il suo ex per una questione economica e mi ha detto che non voleva fare più la madre e le aveva lasciato la figlia in affidamento esclusivo”.
OMICIDIO VILLA PAMPHILI, KAUFMANN E L’EMAIL DEL 10 GIUGNO…
Cinque giorni dopo, il 10 giugno, gli arriva invece una email in cui gli scrive che era tornato in Inghilterra e che stava andando tutto bene. Peccato però che il 10 giugno Anastasia e la bimba fossero già morta, molto probabilmente uccise dallo stesso americano: “A ripensarci ora a mente fredda – commenta Federico Carro – mi vengono i brividi”.
I due si sono visti la prima volta la scorsa primavera, il 5 aprile, in un hotel di Roma: “Era con una donna e una bimba – spiega ancora lo scrittore ligure – mi aveva detto che erano la moglie e la figlia, la moglie mi sembrava americana mentre la figlia mi aveva detto che si chiamava Sara”. In quell’occasione gli fece dei discorsi un po’ strani: “Mi ha cominciato a dire che lui credeva nella reincarnazione che poteva esserci una vita alternativa, faceva dei discorsi un po’ particolari”. Chissà che già non stesse programmando quel duplice terribile atto che molto probabilmente avrebbe commesso circa un paio di mesi dopo. Ma perchè le ha uccise, cosa è scattato nella mente di Kaufmann?

OMICIDIO VILLA PAMPHILI, PERCHE’ KAUFMANN LE HA UCCISE?
E’ quello che stanno cercando di capire gli inquirenti, nel frattempo l’uomo rimane in carcere in Italia dopo l’estradizione dalla Grecia avvenuta poche settimane fa. Al momento non è nemmeno chiaro come sia stata uccisa Anastasia, originaria di Omsk, in Siberia e a riguardo bisognerà attendere gli esiti degli esami istologici che dovrebbero arrivare solo in autunno o al termine dell’estate. Al momento la pista maggiormente accreditata è che la ragazza russa sia stata strangolata o forse soffocata, ma per avere la certezza serviranno appunto gli esiti degli accertamenti. Una vicenda davvero assurda che deve essere ancora chiarita fino in fondo, e la sensazione è che solo entro la fine dell’anno avremo un quadro completo dell’accaduto.
Nel frattempo una donna e una bimba innocenti hanno perso la vita, abbandonate nel parco di Villa Pamphili come della spazzatura. Era il 7 giugno quando alcuni passanti fecero questo ritrovamento choc, e da lì scoppiò il caso: nessuno aveva capito chi fossero, poi tassello dopo tassello si è arrivati a ricostruire una verità agghiacciante. Speriamo che a breve questa drammatica pagina di cronaca nera possa arrivare alla parola fine.
