“Per la sanità servono 3-4 miliardi in più da destinare prioritariamente agli incentivi per il personale in modo da rendere più attrattivo il Ssn. Poi appena possibile va superato il tetto di spesa sul personale perché abbiamo bisogno di fare più assunzioni”: così, ai microfoni del Sole 24 Ore, il ministro della Salute Orazio Schillaci. Il titolare della Salute ha sottolineato le risorse messe a disposizione per le regioni, ma anche l’importanza di spenderli bene: “Se occorre un ulteriore supporto noi siamo a disposizione, ma credo che serva soprattutto un maggiore sforzo organizzativo”.
Schillaci ha sottolineato che per questo motivo il governo è al lavoro per un cambiamento strutturale, ma serve anche incentivare i medici del Ssn a lavorare di più. E c’è di più, il bonus per chi lavora nei pronto soccorso sarà esteso anche agli altri: “Perché pagarli meglio e incentivandoli anche ad avere un’attività straordinaria ben remunerata sarà lo strumento migliore insieme a un supporto organizzativo per riuscire a tagliare le liste d’attesa”.
L’analisi del ministro Schillaci
Come anticipato, l’obiettivo di Schillaci è quello di superare il tetto di spesa sul personale per poter fare più assunzioni: “Oggi si è trasformato in un boomerang diventando l’ostacolo principale per aumentare gli organici e avere un turn over del personale. E nel frattempo per far fronte alle carenze è esploso il fenomeno inaccettabile dei medici gettonasti sul quale siamo intervenuti con una stretta”. L’obiettivo sarà raggiunto entro la fine della legislatura, ha aggiunto il ministro: “Del resto ce lo chiedono tutti i nostri interlocutori. Abbiamo bisogno di assumere e possiamo usare altri strumenti per controllare il livello della spesa”. Una battuta anche sullo stop all’isolamento per chi è positivo al Covid: “Il mio ufficio legislativo ci sta lavorando. Serve una norma e dunque la inseriremo nel primo decreto o provvedimento utile. Il Covid ormai è finito e l’isolamento una misura anacronistica che peraltro credo sia largamente disattesa. I problemi della sanità per fortuna oggi sono altri”.