C’è anche Orietta Berti tra le protagoniste del Concerto di Natale in Vaticano
Ottant’anni compiuti ed uno spirito da ragazzina. La vera forza di Orietta Berti non è la voce, potente e unica nel suo genere, ma un approccio alla vita e al suo lavoro sempre appassionato. Non si ferma mai la cantante di Cavriago, impegnata questa sera al Concerto di Natale in Vaticano e reduce da tanti altri appuntamenti televisivi e non, tra Io Canto Generation e, precedentemente, il Grande Fratello. In una recente intervista rilasciata a La Repubblica, la signora Berti ha riavvolto il nastro della sua carriera, ripercorrendo le tappe principali tra rimpianti, successi e delusioni.
Se da una parte avrebbe forse voluto trascorrere più tempo con la sua famiglia, dall’altra è consapevole di essersi conquistata uno spazio ed un benessere importante grazie alla musica e allo spettacolo. “Quando ho cominciato io avevo paura anche delle ombre…”, racconta Orietta Berti in riferimento ai giovanissimi che ha seguito a Io Canto Generation.
Orietta Berti e quel futuro in cui si vede ancora protagonista: “Senza questo lavoro cadrei in depressione”
“Per carità. Se dai un voto basso questi ragazzi se lo ricorderanno per tutta la vita. Mi dispiace anche dare 6, figuriamoci. Bisogna capire chi si emoziona di più, ci sono quelli più freddi e poi conta l’età…”, ha detto a proposito della curiosa esperienza da Gerry Scotti. Per quanto riguarda i suoi progetti futuri, Orietta non sembra avere alcuna intenzione di riposarsi.
Anche perché senza musica non sa proprio stare: “Sono in pensione ma se mi tolgono questo lavoro mi cambierebbe il carattere, sarei depressa: lavorare con gente giovane ti mantiene giovane. Se penso alla sigla di Viva Rai 2! che ho fatto per Fiorello… Mi hanno mandato la canzone per telefono: “Te la puoi imparare?”. L’ho imparata in macchina e l’ho registrata. Quella sigla mi mette il buonumore”, ha raccontato.