Chiede giustizia per suo figlio Anna Screnci, la mamma di Orlando Merenda, il ragazzo che nella giornata di ieri si è tolto la vita a Torino, gettandosi sotto un treno, perchè continuamente schernito per via del suo essere omosessuale. “Mio figlio non era depresso, era oppresso – racconta la donna oggi ai microfoni del Corriere della Sera – c’è una bella differenza. E io voglio andare a fondo di questa storia, voglio la verità”. Secondo la donna il figlio sarebbe stato istigato al suicidio: “Lui non era il tipo di ragazzo che avrebbe potuto fare una cosa del genere. Io purtroppo ero lontana e non potevo accorgermi di niente, ma credo che qualcuno lo possa aver preso di mira. Lo hanno bullizzato e devono pagare per quello che hanno fatto. Hanno spezzato una giovate vita e hanno tolto la vita anche a me”.
“Domenica ha chiamato tutti i parenti per salutarli per l’ultima volta e si è confessato in chiesa – ha proseguito la mamma – in questi giorni anche gli amici mi hanno fatto capire che era successo qualcosa e io non riesco a perdonarmi per non averlo capito”. La madre di Orlando ha svelato che qualche giorno fa il figlio le aveva fatto come una sorta di richiesta: “Mi aveva detto “mamma, sento un dolore al petto”. Forse era una richiesta d’aiuto, ma in quel momento ho pensato alla sua cronica ipocondria. Ci abbiamo scherzato su e poi non ne abbiamo riparlato». Orlando era dimagrito molto e aveva molto cura del suo aspetto”.
ORLANDO MERENDA, MAMMA ANNA SCRENCI: “NON MI HA DETTO MAI NULLA PERCHE’…”
Il ragazzo suicida non aveva mai raccontato alla madre degli insulti omofobi ricevuti: “Non mi avrebbe mai fatto preoccupare. Sapeva che sarei arrivata e avrei fatto succedere il finimondo. Io e lui ci capivamo al volo, senza bisogno di parole. Non mi ha mai parlato esplicitamente della sua omosessualità perché non serviva. Io ero la sua mamma e l’ho capito prima che lo capisse lui. Un giorno stava per affrontare l’argomento e gli ho detto che non mi doveva spiegazioni. Che tutto quello che lo faceva felice avrebbe fatto felice anche me. Lui era un pezzo del mio cuore e ho cercato di non lasciarlo mai solo. Ma purtroppo non è bastato”.
E ancora: “Nel 2021 ci sono ancora persone cattive che questo non riescono ad accettarlo. E devono pagare”. La madre ribadisce di volere la verità e giustizia: “C’è un’indagine in corso e io chiedo solo giustizia. Orlando era un ragazzo dolce, pieno di amici e non si può morire così a 18 anni. Non riesco a crederci, lo sento ancora vicino a me”.