E’ arrivata l’ufficialità in merito al fallimento del Palermo: l’U.S. Città di Palermo è stata dichiarata fallita. Come riferito da numerosi organi di informazioni in queste ultime ore, la comunicazione è giunta da parte del tribunale di Palermo, con il collegio presieduto da Gabriella Giammona che ha deciso di non accogliere, respingendola, la richiesta di concordato del club di viale del Fante, dichiarandola improcedibile. La famiglia Zamparini, proprietaria fino a poco fa del club rosanero, si era detta disposta a versare ben 10 milioni di euro per evitare il fallimento, ma a nulla è servita la disponibilità. Cosa succede ora? Entro tre giorni il legale che rappresenta il Palermo calcio dovrà depositare tutti i documenti contabili e fiscali richiesti dal tribunale, affinché si completi il fallimento.
PALERMO CALCIO: UFFICIALE IL FALLIMENTO. COSA RISCHIA ZAMPARINI?
Come ricorda ilovepalermocalcio.com, una delle più gravi conseguenze dell’azione giudiziaria potrebbe essere la richiesta di bancarotta fraudolenta, come già avanzato dalla procura, verso tutti quelli che hanno amministrato la società calcistica rosanera dal 2014 in avanti. Stando a quanto riferisce Livesicilia.it, la palla è nelle mani dei pubblici ministeri, e la contestazione della bancarotta fraudolenta è lo scenario al momento più quotato, tenendo conto anche delle memorie depositate pochi giorni fa, l’11 ottobre scorso, da parte del pubblico ministero Andrea Fusco, in cui si sottolineava la richiesta di revoca del concordato preventivo e nell’istanza di fallimento della società deducendo “la natura fraudolenta degli atti posti in essere dalla stessa nella pendenza della procedura e la non percorribilità della soluzione concordataria”. In merito al fallimento del Palermo calcio, invece, il tribunale siciliano ha scritto: “Risulta acclarata la sussistenza dello stato di insolvenza tenuto conto delle ingentissime esposizioni debitorie gravanti sulla società”.