La Sicilia continua a bruciare: nuovo incendio, questa mattina, a San Vito Lo Capo, in provincia di Palermo, dove le fiamme continuano a divampare anche dopo l’emergenza segnalata nella giornata di ieri. La zona maggiormente interessata è quella della tonnara, dove alcuni villini sono stati evacuati. Secondo quanto riportato da Repubblica.it, gli incendi sono divampati all’alba di oggi in diverse zone: a San Mauro Castelverde, a Partinico, a Montelepre, a Monreale e a San Cipirello. In fumo soprattutto alberi e sterpaglie. I roghi hanno necessitato non solo dell’intervento dei vigili del fuoco di Palermo ma anche della sezione di Napoli e Potenza. Solo ieri pomeriggio il prefetto di Palermo era stato chiamato a fronteggiare una vera e propria emergenza a causa di ben 45 incendi divampati nel giro di poche ore, al punto da aver dovuto attivare una task force del Centro Coordinamento Soccorsi. In tutto sono state impegnate 140 unità dei vigili del fuoco e 40 mezzi, con l’aiuto delle unità provinciali e di Reggio Calabria.
NUOVO INCENDIO A SAN VITO LO CAPO: LA RABBIA DEL SINDACO
Dopo il nuovo incendio a San Vito Lo Capo, che ha portato all’evacuazione di diversi villini, il sindaco Giuseppe Peraino è intervenuto all’Agi. Parole dure nei confronti dei responsabili che ieri hanno appiccato dei roghi sul Monte Monaco, appena sopra il paesino del palermitano: “Spero che questi bastardi vengano individuati, perchè è certo che si tratta dell’azione di piromani”. Il primo cittadino ha quindi ringraziato le forze dell’ordine intervenute anche nella giornata di ieri e che hanno assistito alle operazioni di spegnimento. “E’ per questo che ci tengo a precisare che potrebbe trattarsi della bruta mano dell’uomo, perché in entrambi i lati non ci sono zone destinate a pascolo ne tantomeno queste aree possono essere sfruttate per speculazioni di varia natura perchè per almeno 5 anni lì non si potrà spostare un masso”, aveva aggiunto. A commentare i gravi danni è anche Coldiretti. Oltre al clima anomalo, “a preoccupare sono l’azione dei piromani ed anche i comportamenti superficiali dai quali dipende la maggior parte degli incendi boschivi, secondo il Dipartimento della protezione civile”. Secondo Coldiretti, la ricostruzione dei boschi andati a fuoco richiederà interi decenni con inevitabili costi per l’Italia.