Si chiama PanSeer e consiste in una nuova tecnica basata sull’analisi del sangue e in grado di riconoscere cinque forme di tumore comuni con quattro anni di anticipo rispetto alle tecniche tradizionali. Il test è coordinato da Kun Zhang, dell’Università della California a San Diego e, come riferisce Ansa.it in un articolo odierno, “promette di avere importanti ricadute ricadute sulla sopravvivenza dei malati di tumore grazie alla diagnosi molto precoce, che permette di intervenire con farmaci o con la chirurgia quando il tumore è gli inizi della sua formazione”. Il test in oggetto va a cercare gli eventuali segnali, estremamente precoci, di un cambiamento in atto del modo in cui si replica il Dna, ovvero cerca proprio nel sangue “le firme della metilazione, ossia del processo che in condizioni normali accompagna la replicazione del Dna” e che in presenza di cancro può subire alterazioni. (Aggiornamento di Emanuela Longo)
L’IMPORTANTE TECNICA OGGETTO DI STUDIO
C’è una nuova tecnica di esami del sangue che permette di individuare cinque diversi tumori con un anticipo di quattro anni. A metterla a punto è stata una ricerca internazionale pubblicata su Nature Communications e coordinata dall’Università della California a San Diego. La tecnica in questione si chiama PanSeer, in grado di riconoscere in maniera precoce i tumori a stomaco, esofago, colon retto, polmoni e fegato, in persone senza sintomi, con un margine di errore pari al 91%. Lo studio ha riguardato ben 123.115 soggetti sani di età compresa fra i 25 e i 90 anni, monitorati tramite l’analisi del sangue. Su 605 campioni asintomatici, ne sono stati evidenziati 191 che hanno poi avuto il tumore nei quattro anni successivi. Risultati preliminari che dimostrano come il tumore possa essere individuato con largo anticipo e soprattutto con una tecnica non invasiva.
PANSEER, L’ESAME DEL SANGUE PER BATTERE SUL TEMPO I TUMORI
Di solito i tumori solidi non vengono rilevati fino alla loro vascolarizzazione, e fino a quando non raggiungono una massa dell’ordine di circa 1-2 centimetri di diametro. Di conseguenza è necessario un nuovo metodo di diagnosi perchè nella maggior parte dei casi il cancro viene scoperto quando ormai si è sviluppato, e a quel punto potrebbe essere tardi per intervenire. La tecnica del PanSeer si basa sullo studio della biopsia liquida, una metodica caratterizzata da un semplice prelievo del sangue, che permette di isolare e analizzare il dna libero circolante che può contenere appunto anche il dna tumorale e le cellule tumorali, le cosiddette Ctc. Una tecnica che ha preso molto piede negli ultimi anni, come ad esempio quanto fatto nel 2018 dai ricercatori della Johns Hopkins University di Baltimora, dove, grazie al CancerSeek, vengono scoperte tramite esame del sangue le proteine e le mutazioni genetiche di otto tumori comuni. Una serie di nuove metodologie sempre più avanzate con l’obiettivo di debellare per sempre il cancro, forse l’ultimo grande male incurabile dell’umanità.