Paolo Palumbo, dopo Sanremo torna in tv, ospite di Storie Italiane: ecco le dichiarazoni del giovane guerriero malato di Sla
PAOLO PALUMBO: “IL MIO SOGNO E DARE SPERANZA A CHI NON NE HA”
In studio a Storie Italiane: “E’ straordinario il suo esempio, la forza che ci trasmette. Il tempo di cui parla è la base della nostra vita, non dobbiamo sprecarlo”. E ancora: “A volte ci si chiede che senso ha vivere così? Invece la sua è una testimonianza che il suo pensiero è pari al nostro, così come quello dei malati di Alzheimer”. In studio anche Valerio Scanu: “La sua grande forza è la famiglia che lo sostiene e lo aiuta in questa maniera, io li ammiro davvero tanto”. Roberto Alessi, direttore di Novella 2000, invece: “Paolo ha illuminato Sanremo, ha deciso di difendere la vita e di portarla avanti nonostante la sua condizione. Paolo e suo fratello sono due vere star”. Così ha invece spiegato Paolo: “Il mio sogno più grande è di dare speranza a chi non ne ha. Voglio far capire a chi ha la mia stessa malattia che non è solo, dobbiamo restare uniti. Non ho rimpianti, la mia vita è appena all’inizio, sono contento di dire che ho fatto sempre che ciò che volevo senza rimandare nulla. Cose che mi fanno arrabbiare? Storie di malati gravi abbandonati a se stessi, senza alcuna assistenza e senza che vengano ascoltati. Gli affetti – prosegue – sono la parte più importante della mia vita. Mio fratello è le mie gambe e le mie braccia, ma anche l’unico che sa riconoscere subito le mie espressioni. Ci sono poi i miei genitori e i miei amici, senza gli affetti non potrei sentirmi vivo”.
