Papa Francesco lancia un appello ai governi del mondo all’Angelus. Il pontefice chiede che vengano ascoltate le proteste dei loro concittadini. Al tempo stesso ha esortato «i dimostranti a fare presenti le loro istanze in forma pacifica, senza cedere alla tentazione dell’aggressività e della violenza». Poi ha fatto appello «a tutti coloro che hanno responsabilità pubbliche e di governo ad ascoltare la voce dei loro concittadini». Inoltre, Papa Francesco chiede ai leader mondiali «di venire incontro alle loro giuste aspirazioni, assicurando il pieno rispetto dei diritti umani e delle libertà civili». Non poteva mancare ovviamente un messaggio di «solidarietà e vicinanza» ai profughi nell’isola greca di Lesbo, ricordando gli incendi che purtroppo hanno devastato il campo di Moria e hanno lasciato migliaia di persone senza un rifugio, anche se quello era precario. Dunque, il Santo Padre ha ricordato la sua visita a Lesbo e chiesto di assicurare «una accoglienza umana e dignitosa a donne e uomini migranti, ai profughi, a chi cerca asilo in Europa».
PAPA FRANCESCO E L’APPELLO AL PERDONO
Il messaggio di Papa Francesco si è concluso, dunque, con un pensiero a tutte le vittime di queste vicende drammatiche. L’omelia del pontefice all’Angelus di questa mattina in piazza San Pietro è stata tutta incentrata sul concetto di perdono e misericordia. «Nell’atteggiamento divino la giustizia è pervasa dalla misericordia, mentre l’atteggiamento umano si limita alla giustizia». Papa Francesco ha quindi ricordato che «Gesù ci esorta ad aprirci con coraggio alla forza del perdono, perché nella vita non tutto si risolve con la giustizia». Il perdono deve essere uno stile di vita, anche in politica. Infatti, ha ricordato come nel mondo tanti conflitti potrebbero essere evitati. «È necessario applicare l’amore misericordioso in tutte le relazioni umane», ha ricordato il Santo Padre. Anche perché se non si perdona, ricorda Papa Francesco, «il rancore torna come una mosca fastidiosa». E allora meglio perdonare ed essere perdonati, «perché il perdono non è un impeto di un momento, ma uno stile di vita che deve durare per sempre».