Il Papa ha istituito presso il Tribunale della Rota Romana, con un Motu Proprio, una Commissione Pontificia di “verifica e applicazione” nelle Chiese d’Italia riguardante la revisione della riforma di sei anni fa sul processo canonico per le cause di dichiarazione di nullità del matrimonio. Come spiegato dallo stesso Papa Francesco “Compito della Commissione sarà constatare e verificare la piena ed immediata applicazione della riforma del processo di nullità matrimoniale nelle summenzionate Chiese particolari”.
Già nella riforma varata dallo stesso Pontefice a settembre 2015 con il Motu Proprio “Mitis Iudex Dominus”, Bergoglio aveva introdotto una modifica significativa, ovvero, la possibilità di avere una forma di processo più breve circa l’annullamento delle nozze, ma solo nel caso in qui lo stesso fosse “sostenuto da argomenti particolarmente evidenti”. Secondo il Papa, come stabilito sei anni fa, il giudice di questi processi sarebbe dovuto essere il vescovo locale. Peccato però che, come sottolineato anche dall’edizione online dell’agenzia Ansa, in Italia non siano stati fatti grandi passi in avanti da questo punto di vista, di conseguenza il Pontefice aveva più volte richiamato “questi ritardi nell’implementare la riforma”, scrive l’agenzia di stampa.
PAPA FRANCESCA ISTITUISCE UNA COMMISSIONE PER LE NULLITA’ MATRIMONIALI: IL MESSAGGIO ALLE CHIESE
Va letta in tal senso l’istituzione appunto di una Commissione di verifica il cui compito sarà non soltanto quello di verificare lo stato dell’arte, ma anche “suggerire” alle Chiese in Italia “quanto si ritenga opportuno e necessario per sostenere e aiutare il proficuo prosieguo della riforma – stabilisce Papa Francesco -, di modo che le Chiese, che sono in Italia, si mostrino ai fedeli madri generose, in una materia strettamente legata alla salvezza delle anime, così come è stato sollecitato dalla maggioranza dei miei Fratelli nell’Episcopato nel Sinodo straordinario sulla Famiglia”. In sostanza Sua Santità chiede che anche su questione delicate come appunto quelle riguardanti le nullità matrimoniali “le Chiese che sono in Italia si mostrino ai fedeli madri generose”, in quanto si tratta di una “una materia strettamente legata alla salvezza delle anime”, così come sollecitato dal Sinodo straordinario sulla famiglia.