Secondo giorno di ricovero per Papa Francesco. Il Santo Padre è da ieri mattina al Policlinico Gemelli di Roma per una bronchite, così come fatto sapere dalla Santa Sede, che ha parlato di “accertamenti diagnostici”. Nelle prossime ore, molto probabilmente in tarda mattinata, potrebbe essere diramato un primo bollettino medico per aggiornare le condizioni fisiche del Pontefice che comunque non spaventano.
Come scrive RaiNews, infatti, fonti vicine all’entourage di Papa Francesco, persone che al momento sono con lui in ospedale, descrivono una persona “serena” e di “buon umore”. In ogni caso il ricovero potrebbe non essere brevissimo, visto che, sempre stando ai rumors, il Santo Padre potrebbe restare ricoverato per un massimo di cinque giorni, quindi fino a mercoledì prossimo, 19 febbraio 2025.
Il Vaticano ha diramato ieri una nota in cui ha fatto sapere che la bronchite è stata confermata dopo i primi accertamenti, una infezione alle vie respiratorie, e che le condizioni del Papa “sono discrete”, pur presentando un po’ di febbre (si parla di preciso di “alterazione febbrile”).
Ma come sta Papa Francesco? Viene fatto sapere che il Santo Padre sta leggendo delle riviste, dei giornali, di conseguenza non c’è da preoccuparsi, e infatti la Chiesa ha cercato di tranquillizzare tutti i fedeli che in queste ore erano in apprensione dopo aver appreso appunto la notizia del ricovero.
COME STA PAPA FRANCESCO: UN RICOVERO UN PO’ A SORPRESA
Non è chiari quindi quali siano i camici bianchi che lo stanno curando e tenendo sotto osservazione, ma come detto sopra, la situazione appare tutt’altro che grave, in attesa comunque di un bollettino medico che possa fare ulteriore chiarezza (sempre che arrivi). La cosa certa è che, nonostante negli ultimi tempi Papa Francesco stesse dando segnali di debolezza, il ricovero di ieri è stato a sorpresa, al punto che Sergio Alfieri, il “medico del Papa”, ha appreso la notizia indirettamente, non dalla Santa Sede.
Dopo il ricovero, ieri è stato un via-via al Policlinico Gemelli di auto papali, con un collaboratore che ha scaricato delle borse e delle cartelle, probabilmente dei documenti sanitari dello stesso Papa Francesco, ma non è da escludere siano file di lavoro. In ospedale troviamo anche le guardie di sicurezza a “piantonare” la stanza privata dove è ricoverato Papa Francesco, oltre ad altre guardie sparse per il nosocomio, per un cordone di sicurezza standard.
PAPA FRANCESCO, LE ULTIME SETTIMANE DI IMPEGNI E FATICA
A metà dicembre, a pochi giorni dal Natale e dall’apertura del Giubileo, si era recato ad Ajaccio, in Corsica, viaggio che lo aveva stancato molto al punto che lo stesso non aveva tenuto la consueta conferenza stampa di fine “tour”. Rientrato in Italia aveva interrotto l’udienza dicendo di essere “molto raffreddato”, poi l’apertura del Giubileo, le celebrazioni del Natale e il 9 gennaio aveva scelto di farsi sostituire da un collaboratore per il discorso al corpo diplomatico. Papa Francesco torna al Gemelli in un periodo un po’ delicato, tenendo conto che a breve inizierà la Quaresima, ma sembra uno stop quasi obbligato alla luce delle molteplici avvisaglie delle ultime settimane.
E’ infatti capitato spesso e volentieri negli ultimi tempi che Papa Francesco lasciasse leggere i testi ai collaboratori, e già pochi giorni fa aveva parlato di di bronchite, spiegando anche che non poteva uscire dalla santa sede in quanto ammalato.
Aveva deciso di curarsi in casa, con i classici farmaci (forse degli antibiotici), ma probabilmente non è riuscito a riposare come si deve per via dei molteplici impegni, e alla luce anche della sua età, (ne ha fatti 88 lo scorso 17 dicembre), Papa Francesco si è deciso per il ricovero ospedaliero e l’obbligo, finalmente, di riposo. Ovviamente annullati tutti gli impegni in programma in questi giorni.