Dopo la morte di Papa Francesco chi sono i primi "papabili" per il Conclave 2025: il totonomi sul successore di Bergoglio, con un'avvertenza da ricordare...
È GIÀ SCATTATO IL TOTONOMI SUL PROSSIMO PAPA: QUANDO POTREBBE INIZIARE IL CONCLAVE 2025
Al di là di capire chi potranno essere i vari “papabili” per il prossimo Conclave 2025 che si aprirà massimo tra 20 giorni, la notizia della morte di Papa Francesco – oltre a colpire l’affetto e la vicinanza di miliardi di cattolici in tutto il mondo – porta con sé un’evidenza, se volete anche “minima”. Il prossimo Conclave sarà il più seguito, il più chiacchierato e il più “social” di sempre: questo dunque porterà ad un totonomi inevitabile che durerà per tutte le fasi del Conclave presso la Cappella Sistina.
Dei 130 cardinali elettori che potranno essere il successore di Papa Francesco si inizia già a parlare nonostante l’annuncio del Vaticano della morte di Jorge Mario Bergoglio sia avvenuto solo qualche ora fa: del resto nei 37 giorni di ricovero al Gemelli le voci e i rumors non risparmiarono la difficile condizione di salute che stava attraversando il Pontefice. Prima di analizzare alcuni dei nomi che già stanno uscendo dopo mesi di potenziali “retroscena” sui profili più papabili, occorre ricordare che il Conclave per diritto canonico deve iniziare non più tardi di 20 giorni dalla morte del Pontefice, e non prima dei 15 giorni canonici tra riti, funerali e convocazioni a Roma del Collegio Cardinalizio.
CHI È SUCCESSORE PAPA FRANCESCO: DALL’EUROPA ALL’AFRICA, TUTTO SUI “PAPABILI” AL SOGLIO PETRINO CON UN’AVVERTENZA…
Occorre sempre ricordare, specie in momenti come questi, che la curiosità e l’attesa per il nuovo Papa spesso rischia di protrarsi in una sorta di “calciomercato ecclesiale” di ben poco rispetto, specie per il Santo Padre appena deceduto. Di contro, l’interesse meno morboso ma più religioso è dettato e inevitabile per ogni cristiano che attende di sapere chi sarà la guida della Chiesa nei tempi così difficili come quelli che Papa Francesco ha più volte, anche ultimamente, affidato alla protezione e preghiera della Madonna e del Signore per la salvezza dell’umanità.
Detto ciò, con sempre vivo il detto che chi entra Papa in Conclave poi di norma esce cardinale, è difficilissimo fare previsioni su cosa succederà tra 20 giorni presso la Cappella Sistina: di sicuro dei nomi importanti tra i 130 cardinali elettori vi sono già. Secondo la fede cattolica il nome viene votato sì dai cardinali ma ispirati dallo Spirito Santo che suggerisce e agisce di continuo nella storia umana globale: ad oggi per poter divenire Pontefice occorrono i due terzi del Conclave, ovvero 92 cardinali completi.
Tra questi i nomi più “chiacchierati” negli scorsi mesi e pure in queste ore sono quelli italianissimi del Presidente CEI Carlo Maria Zuppi, del Segretario di Stato Pietro Parolin e del Patriarca di Gerusalemme Pierbattista Pizzaballa. Al netto di quanto possa essere complesso oggi l’elezione di un Papa “europeo”, il totonomi dei papabili si allarga ovviamente anche fuori dai confini italiani ed europei: dal cardinale Luis Antonio Tagle, originario delle Filippine, all’ungherese Peter Erdo, per giungere poi alla vera apertura della Santa Chiesa romana con l’ingresso di tanti cardinali dell’Africa in Conclave.
Tra i nomi più interessanti nel panorama dei “papabili” vi è il cardinale arcivescovo di Kinshasa in Congo, Fridolin Ambongo Besungu, emerso nelle cronache internazionali per l’opposizione alla “Fiducia Supplicans” sulla benedizione alle coppie gay ma in realtà grande testimone di fede in un contesto dove il cristianesimo ogni giorno rischia persecuzioni e stragi.