Sempre più le persone negli Stati Uniti che vivono in auto, camper o altri veicoli, per via di una situazione economica tutt’altro che florida. Si tratta dei cosiddetto “senzatetto mobili”, così come li definisce il New York Times, e sono generalmente persone che hanno perso la casa in quanto non potevano permettersi un affitto o un mutuo. Vivere in macchina comporta però dei problemi e soprattutto dei rischi, visto che di fatto si vive in strada, alla mercé di malintenzionati. Questi senzatetto possono quindi subire furti, ma anche molestie e varie violenze.
Di conseguenza si è deciso di realizzare dei parcheggi sicuri, luoghi dedicati a tali persone che vivono nei veicoli e in cui possono pernottare in sicurezza. Negli Stati Uniti, sottolinea il New York Times, sono cresciuti di molto posti di questo tipo negli ultimi cinque anni, soprattutto al di fuori delle chiese. “Le città mirano a costruire alloggi a prezzi accessibili, ma il tempo per farlo è misurato in anni”, ha spiegato Rukmini Callimachi, un giornalista immobiliare del Times. “La domanda è: cosa si può fare con le persone che sono proprio di fronte a te?”. Lo stato dove i parcheggi sicuri per senzatetto sono più diffusi è la California, ve ne sono più di due dozzine da Santa Rosa a San Diego, oltre a quello che si ritiene essere il primo in assoluto, aperto a Santa Barbara nel 2004.
PARCHEGGI SICURI PER SENZATETTO, BOOM IN CALIFORNIA, CRESCONO PERÒ LE LEGGI CONTRO CHI DORME IN AUTO
Rukmini ha parlato con Kristine Schwarz, direttrice esecutiva di New Beginnings, organizzazione no-profit che gestisce il parcheggio di Santa Barbara, ha fatto sapere che l’ispirazione per questo progetto è giunta da un supervisore della contea che un giorno, uscendo dal proprio ufficio, si era reso conto guardandosi attorno di quanto fosse diffuso il problema dei senzatetto a Santa Barbara e quanto fosse sotto gli occhi di tutti.
Il problema è che questi parcheggi possono accogliere solo una piccola percentuale di tutti i senzatetto che vivono nelle auto, inoltre, le città stanno cercando di contrastare questo fenomeno attraverso una serie di leggi che dal 2006 è cresciuto di ben il 213 per cento.