Il 20 aprile 2025 si celebrerà la Pasqua di Resurrezione, la solennità più profonda e importante per i cattolici di tutto l’anno poiché commemora la Resurrezione del Messia, crocifisso sul Monte Golgotha.
Pasqua di Resurrezione: un dogma imprescindibile per tutti i credenti
La Pasqua di Resurrezione è il punto di arrivo di un lungo percorso che dura ben 40 giorni, ovvero il periodo di Quaresima, ed è definita come “solennità mobile”, poiché a differenza ad esempio del Natale, ogni anno la sua data varia in base al calendario lunisolare. Questa celebrazione è preceduta dal Triduo Pasquale, un arco di tre giorni (Giovedì, Venerdì e Sabato Santo) durante i quali si ricordano i momenti più bui della vita terrena del Cristo, in particolare: durante il Giovedì Santo si ricorda l’Ultima Cena di Gesù con i suoi apostoli; il Venerdì Santo la morte e crocifissione del Figlio di Dio; infine, il Sabato Santo la sua sepoltura nel Sacro Sepolcro e la discesa negli inferi.
Il termine Pasqua: la derivazione ebraica e un nuovo significato
Cosa significa però esattamente il termine Pasqua? Questa parole deriva dall’ebraico “Pesach”, che significa “passare oltre”, ed è legata al racconto dell’Antico Testamento dell’ultima e terribile piaga che colpì l’Egitto e da cui gli ebrei furono salvati segnando le loro porte con il sangue d’agnello, indicando al vento sterminatore di “andare oltre”. Nell’antichità, quindi, la “Pesach” era una celebrazione che ricordava il lungo periodo di schiavitù e la liberazione degli ebrei dalla tirannia egizia ma, con l’avvento del Cristianesimo, questa solennità ha acquisto un nuovo significato, indicando il “passaggio oltre” di Gesù Cristo dal mondo dei morti e la sua Resurrezione.
La tradizione della Pasqua di Resurrezione e i festeggiamenti in Italia
Il giorno della Pasqua di Resurrezione è caratterizzato da diverse tradizioni nella varie parti del mondo: tra le più diffuse vi sono la caccia delle uova di cioccolato (simbolo del sepolcro vuoto), ma anche la consegna del giglio, fiore che simboleggia la Resurrezione del Messia. In questa giornata le tavole vengono arricchite con alcuni piatti tipici, in tutta Italia ad esempio è comune mangiare l’agnello e la colomba, inoltre le varie regioni hanno alcune pietanze tradizionali, come la pardulas in Sardegna, la crescia nelle Marche o ancora il casatiello e la pastiera in Campania.
Un altro simbolo che ritorna da Nord a Sud è quello del fuoco: ad esempio a Coriano, un paesino di circa 10 mila abitanti della provincia di Rimini, è usanza accendere diversi falò la sera della Vigilia di Pasqua, nel Sabato Santo. Oppure a Firenze, capoluogo toscano, già nell’antichità era usanza accendere delle candele nelle varie abitazioni utilizzando un cero a sua volta acceso con alcuni rami che, secondo la tradizione, erano stati prelevati dalla zona attorno al Sacro Sepolcro.
La Pasqua di Resurrezione 2025, inoltre, racchiude un dettaglio molto particolare: quest’anno, infatti, la Pasqua Cattolica e quella Ortodossa verranno celebrate nello stesso giorno. Ciò accade raramente e proprio Papa Francesco ha auspicato che questa sia l’occasione per unificare questa celebrazione, trovando una data che possa essere comune ogni anno. Per quanto riguarda sempre Papa Francesco, infine, nonostante le sue delicate condizioni di salute, è previsto che sia presente Domenica 20 aprile alle 10.30 per la celebrazione in Piazza San Pietro della Messa di Pasqua, a cui seguirà la tradizionale Benedizione Urbi et Orbi.
I Santi del giorno
Il 20 aprile, inoltre, la Chiesa Cattolica celebrerà diversi santi e beati, tra cui: Sant’Agnese da Montepulciano, vergine; Beato Alfonso da Oria, francescano; Sant’Anastasio di Antiochia, vescovo e martire; Beato Anastasio Giacomo Pankiewicz, sacerdote dei Frati Minori; Sant’Aniceto, Papa; Beato Antonio Page, martire; Sant’Awgen, monaco; Beata Chiara Bosatta, vergine.