La Pasqua è ormai vicina, manca davvero poco. Molti, tra studenti e lavoratori, andranno in vacanza per qualche giorno.
C’è chi, infatti, ne approfitterà per staccare dallo stress quotidiano, che indubbiamente ha i suoi effetti sull’umore e anche sulla produttività. Ogni tanto, una pausa è necessaria, e quale migliore occasione, se non quella delle festività?
Pasqua e Pasquetta sono giorni in cui si avrà l’occasione di trascorrere più tempo con i propri cari, o anche con gli amici, in particolare il giorno del Lunedì dell’Angelo.
Molti, infatti, a Pasquetta, decidono di organizzare delle gite in montagna, oppure di visitare qualche città interessante. È un’occasione per svagarsi e rilassarsi, in attesa di riprendere il lavoro, nei giorni seguenti.
Quest’anno, Pasquetta potrebbe essere ancor più gioiosa, per alcuni lavoratori, e c’è un motivo ben preciso.
Pasquetta e busta paga, bonus in arrivo per diversi lavoratori
Nel nostro Paese, le festività religiose e civili, come ad esempio il Lunedì dell’Angelo, prevedono retribuzione pur non lavorando, tranne se la festività è una domenica.

Pasquetta, essendo di lunedì, è un giorno in cui si lavora, di solito. E dato che cade come festività, anche se non si lavora, è lo stesso retribuita. I lavoratori che di solito operano dal lunedì al venerdì, il giorno di Pasquetta sono ugualmente retribuiti, e lo stesso succede nelle date del 25 aprile e 1° maggio.
In sostanza, nella busta paga di Aprile, che dovrebbe arrivare verso il 21, diversi lavoratori dipendenti avranno inclusa, nel pagamento, anche la giornata di Pasquetta.
Per quanto riguarda, invece, coloro che il Lunedì dell’Angelo dovranno lavorare, come succede in diversi ambiti, potranno ottenere una maggiorazione sul compenso. L’importo extra, è diverso, a seconda del CCNL cui ci si riferisce.
Di solito, la retribuzione extra per un giorno festivo lavorato, può aggirarsi tra il 30 e il 50% in più. Ergo, se un lavoratore mette a disposizione il proprio tempo anche in un giorno festivo com’è quello di Pasquetta, sarà remunerato con una maggiorazione.
C’è un altro aspetto da considerare, oltre a quelli sopraccitati. Sappiamo bene che Pasqua, essendo sempre domenica, non è considerato un giorno festivo non lavorato. Non sono previsti, quindi, compensi extra per chi non lavora in questo giorno. Tuttavia, alcuni contratti collettivi prevedono dei cosiddetti riposi compensativi.
In sostanza, si compensa questa festività con un giorno libero oppure con una somma in più, che sarà accreditata in busta paga. Questo, come detto, dipende dal contratto che si ha.