“Negli anni ’60, poche donne americane furono poste su un piedistallo più alto del loro. Colonne portanti della famiglia senza mai un capello fuori posto, portabandiera della nazione che allevavano i figli mentre i loro mariti scorrazzavano nello spazio”. È questa la descrizione fornita dal Los Angeles Times nel 2015, in riferimento al the astronaut’s wives club, il club delle mogli degli astronauti. Janet Shearon, Joan Archer e Patricia M. Finnegan erano sposate rispettivamente con Neil Armstrong, Buzz Aldrin e Michael Collins. Il 20 luglio 1969 fu una data importante per tutti, ma per loro soprattutto. Un momento di forte stress emotivo, presumibilmente, dal momento che nessuna di loro poteva avere la certezza che i loro mariti sarebbero tornati. Come ogni club, anche loro avevano un proprio linguaggio segreto. La parola d’ordine era “kit”, cioè “keep in touch”, con cui si promettevano sostegno e vicinanza reciproca. L’ufficio stampa, però, ne suggeriva un altro: “proud, thrilled, happy”, ovvero “orgogliose, entusiaste, felici”.
I “doveri” di Patricia M. Finnegan
Patricia M. Finnegan non fu esente dal trattamento riservato alle altre mogli. Anche se Michael Collins non toccò mai il suolo del satellite, Patricia dovette comunque sottostare al protocollo e incontrare la regina Elisabetta per consegnarle un frammento di roccia lunare. Oltre a questo episodio, si ricordano il tè con Jackie Kennedy e l’udienza con papa Paolo VI. A proposito: Pat era di origine irlandese, e per questo era cresciuta in una famiglia saldamente cattolica. Al contrario, il marito Michael era episcopaliano, anche se i due erano entrambi presenti alla messa celebrata per gli ufficiali dell’aeronautica. Fu proprio in quel contesto che si videro per la prima volta, quando lei prestava servizio nell’Air Force service club. Patricia e Michael si sposarono nel 1957. Insieme ebbero tre figli, Kate, Ann e Michael.
Patricia M. Finnegan: l’attesa del rientro
Patricia M. Finnegan nacque nel 1930 a Boston, dove trascorse la giovinezza fino alla laurea in Lingua e letteratura inglese. Ai tempi del fidanzamento, Pat faceva l’assistente sociale in un centro di aiuto per ragazze madri. Collins, al contrario, era nato in via Tevere a Roma, dove il padre lavorava per l’ambasciata americana. Lui è ancora vivo; lei invece è morta nel 2014. Mentre l’astronauta era nello spazio, Patricia era in casa con i giornalisti, ma tutto ciò che le veniva in mente era un paragone un po’ azzardato con i mariti degli altri. In quelle ore, le donne di tutto il Paese li aspettavano di rientro dal lavoro. Lei, in un certo senso, faceva lo stesso, anche se il suo era in orbita, “penzolando e roteando all’estremità di un cavo di sicurezza di 50 piedi, che si srotola pericolosamente fuori dal portello aperto di una navicella”.