Amici, colleghi e semplici fan in lutto per la tragica morte di Patrick Day, pugile scomparso dopo un ko sul ring nel match contro Charles Conwell. Tra i primi ad esprimere cordoglio per la sua dipartita il pugile inglese Conor Nigel Benn, lottatore imbattuto che compete nei pesi welter e figlio dell’ex pugile campione del mondo dei pesi medi e super medi Nigel Benn: «Sono sconvolto per la morte di Patrick Day: i miei pensieri e le mie preghiere sono rivolte alla sua famiglia». Queste le parole di Eddie Hearn, agente sportivo: «Straziato dalla notizia di Patrick Day: l’ho incontrato per la prima volta lo scorso giovedì, un giovane affascinante con un sogno e con un sorriso che ha illuminato la stanza. Le nostre preghiere più profonde per la sua famiglia, il suo allenatore Joe Higgins, Charles Conwell e l’agente Lou DiBella». Il mondo del pugilato, ma non solo, stretti attorno alla famiglia del giovane pugile, deceduto mentre faceva ciò che amava. (Aggiornamento di Massimo Balsamo)
CHI ERA PATRICK DAY
Patrick Day prima di diventare un pugile professionista nel 2013 è stato un ottimo dilettante di alto livello, tanto da raggiungere alle Olimpiadi di Londra 2012 il ruolo di riserva nella squadra degli Stati Uniti d’America. Da dilettante, il pugile morto dopo il terribile ko contro Conwell sabato scorso ottenne la bellezza di 75 vittorie in 80 incontri sul ring, rappresentando una grande speranza del pugilato superwelter mondiale; non solo, in carriera Patrick Day ha vinto anche due titoli nazionali e il torneo Golden Gloves di New York. Una volta poi passato da professionista, il giovane pugile “stroncato” da un pugno e dal conseguente trauma cranico ha conquistato anche il campionato WBC Continental Americas; era il 2017, passarono poi altri due anni fino alla recente vittoria nel campionato internazionale IBF, tanto da fargli guadagnare nel giugno 2019 l’ingresso nella top 10 sia nel WBC che nel IBF. In questi giorni, tanto durante il ricovero quanto dopo la sua morte la famiglia di Patrick non ha mai smesso di ringraziare tutti i tifosi sparsi nel mondo del pugilato che si sono dimostrati vicini al loro dramma e a quello dell’altro pugile Conwell, sotto choc per quanto provocato.
IL TERZO DECESSO SUL RING NEL 2019
Patrick Day è il terzo pugile professionista morto sul ring dopo un trauma cranico, in questo sfortunato anno 2019 per la boxe. A denunciare l’accaduto è il New York Times, che attraverso un articolo ricorda la scomparsa di Maxim Dadashev, 28enne russo deceduto il 23 luglio scorso dopo le ferite riportate sul ring, nonché Hugo Alfredo Santillan, 23enne argentino morto invece due giorni dopo, il 25 luglio di quest’anno, a seguito di un duro incontro giocatosi in quel di Buenos Aires. Tre decessi che hanno portato molti esperti del settore a preoccuparsi seriamente del benessere dei pugili, che spesso e volentieri arrivano all’incontro in condizioni fisiche non adeguate per lo sforzo subito, disidratati per ottenere il giusto peso. I medici puntano il dito proprio verso questo aspetto fisico, sottolineando come la disidratazione possa causare danni anche mortali agli organi vitali, ed inoltre, possa abbassare le difese del cervello in caso di trauma. In fondo il Il video di quanto accaduto sul ring. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
PATRICK DAY: PUGILE MORTO DOPO KO, BOXE SOTTO CHOC
Non ce l’ha fatta il pugile Usa Patrick Day dopo quel tremendo trauma cranico rimediato tre giorni fa nel match contro Charles Conwell alla Wintrust Arena di Chicago di categoria superwelter. L’incorno di boxe era finito alla decima ripresa per un ko tecnico inferto da Conwell – che ha partecipato alle Olimpiadi 2016 – con una conseguenza purtroppo gravissima per il 27enne originario di Chicago: Patrick Day era stato portato via in barella dopo l’ennesimo colpo subito in un match dove non si erano certo risparmiati i due pugili. Subito il ricovero al Northwestern Memorial Hospital di Chicago e la diagnosi spaventosa: grave lesione cerebrale, tre giorni di agonia poi non hanno migliorato le condizioni e nelle ultime ore l’annuncio choc della morte di questo giovane ottimo figurante nel vasto mondo della boxe mondiale.
PATRICK DAY NON CE L’HA FATTA: MORTO DOPO 3 GIORNI DI AGONIA
La terribile notizia di Patrick Day morto dopo tre giorni di coma è stata resa nota questa mattina dal promoter di Patrick Day, Lou DiBella «Era circondato dalla sua famiglia, dagli amici intimi e dai membri della sua squadra di boxe, incluso il suo mentore, amico e allenatore Joe Higgins. A nome della famiglia, della squadra di Patrick e delle persone a lui più vicine, siamo grati per le preghiere e le espressioni di sostegno». Lo stesso Conwell dopo il ko sul ring aveva invitato tutti a pregare per Patrick («non volevo che accadesse, prayforPatrick»), ma purtroppo il grave trauma cranico non è migliorato; nella lunga lettera postata su Instagram, il suo avversario si è detto ancor più addolorato per quanto avvenuto «Questa è la mia ultima volta che parlo della situazione perché questo è un argomento delicato non solo per la sua famiglia e i suoi amici, ma anche per me stesso e per lo sport della boxe. Caro Patrick Day, Non ho mai voluto che ti succedesse questo. Tutto quello che ho sempre voluto fare è stato vincere. Se potessi mi riprenderei tutto, nessuno si meriterebbe che questo accada. Ho riprodotto la lotta più e più volte nella mia testa sperando che non fosse mai successo nulla di tutto questo e chiedendomi perché invece è successo a te. Non riesco a smettere di pensarci, io stesso ho pregato così tante volte per te».
Tradotto con www.DeepL.com/Translator»