Quasi un’intera città senza rete telefonica mobile e Internet: succede a Maddaloni, in provincia di Caserta, dove lo scorso 10 aprile sono bruciate le antenne poste a Montedecoro, frazione del comune campano. FanPage ha ricostruito l’accaduto che, come vedremo, è legato in qualche modo al Coronavirus: si tratta di un incendio doloso perché qualcuno – al momento ancora ignoto – ha scavalcato la recinzione, cosparso la recinzione di liquido infiammabile e poi appiccato il fuoco. Vigili del Fuoco e Polizia di Stato sono accorsi subito sul posto, ma quando sono arrivati i danni erano già troppi: i ripetitori sono quelle dei gestori Wind-Tre e Iliad, dunque gli utenti di queste due compagnie si trovano senza la possibilità non solo di collegarsi a Internet, ma anche di effettuare telefonate o inviare SMS visto che è proprio l’intera rete a mancare. Banale e scontato osservarlo, ma nel mondo di oggi è un’anomalia tanto che sull’argomento è stato anche girato un film.
Sia come sia, WindWorld ha pubblicato e diffuso le fotografie delle antenne danneggiate; il particolare è che si è scoperto come le bts (stazioni radio base) sono 3G e 4G, e non 5G. E’ questo il punto focale di quanto accaduto, o almeno così sembrerebbe: per il momento si tratta di un semplice sospetto, ma c’è la probabilità che l’incendio sia stato appiccato per la paura della nuova tecnologia. Che, peraltro, in Italia non è ancora arrivata; in più le autorità sanitarie e le ricerche scientifiche hanno più volte smentito che il 5G possa creare problemi alla salute. Eppure, questo non basterebbe: si sono già registrati casi di incendi appiccati per la paura che il 5G possa essere la causa di malattie come anche il Coronavirus, e dunque è un tema di stretta attualità vista la pandemia ancora in corso. Su FanPage, si dice che questa teoria sia associata a quella delle scie chimiche o del controllo mentale.
Al netto di questo, o forse legato in maniera stretta all’argomento così come alla paura di contrarre il Coronavirus, il sindaco di Maddaloni Andrea De Filippo ha firmato il 15 aprile (dunque già a seguito del fuoco dei ripetitori a Montedecoro) un’ordinanza con la quale chiede che siano vietate “la sperimentazione e l’installazione di sistemi di telecomunicazione 5G su tutto il territorio comunale”. A questo punto bisognerà vedere quello che risulterà dalle indagini che sono portate avanti; anche i tecnici sono al lavoro per cercare di ripristinare quanto possibile le reti Wind-Tre e Iliad, il danno non era affatto marginale e sicuramente ci vorrà del tempo.