La storia di un coniglio gay che ne sposa un altro in una fiaba sbarca alle scuole di Pavia e scatena il caos tra i genitori e pure a livello politico. Si tratta della lettura Il giorno specialissimo di Marlon Bundo: il libro è stato inserito in un progetto del Comune per realizzare dei corsi contro il bullismo e ogni forma di discriminazione.
La trama narra il matrimonio tra il coniglietto Marlon con un altro coniglietto, anche lui maschio. Oltre alla fiaba del coniglietto omosessuale, c’è pure una lettura con protagonista un altro maschio, Zaf, che intraprende la sua nuova vita da principessa. Per gli organizzatori si tratta di un modo per avvicinare i bambini alla realtà in maniera delicata e senza tabù. Ma non la pensano così alcuni genitori ed esponenti della Lega. Eppure, quello delle scuole di Pavia non è l’unico progetto di questo tipo rivolto ai bambini.
Ad esempio, Mattino 5 ha citato il caso dell’Università Roma 3 che a settembre aveva promosso un laboratorio di ricerca per bambini e bambine trans, dai 5 ai 14 anni. Anche in questo caso alcune associazioni erano insorte, visto che l’iniziativa prevedeva il coinvolgimento di minori in età prescolare. Ma c’è anche il caso di Lecce, dove in una scuola dell’infanzia sono stati aboliti i colori rosa e celeste per i grembiulini dei più piccoli, per diffondere valori inclusivi e combattere ogni stereotipo di genere.
LIBRO SUL CONIGLIO GAY A SCUOLA? BUFERA A PAVIA
Non va sottovalutato il fatto che nella sinossi del libro Marlon Bundo, arrivato nelle scuole di Pavia nell’ambito del progetto contro le discriminazioni, si fa riferimento a Mike Pence, perché è scritto che il coniglio gay appartiene all’ex vicepresidente Usa, “noto per le sue posizioni omofobe“. Il corso in questione, caratterizzato da 50 laboratori, di cui 10 per le scuole primarie, 20 per le secondarie di primo grado e altrettante per quelle secondarie di secondo grado, è stata attivata una collaborazione con l’associazione Coming Out, ha ricostruito La Verità.
L’associazione cattolica Pro Vita & Famiglia ha lanciato una mobilitazione nazionale contro il gender nelle scuole, perché si tratta di episodi ormai all’ordine del giorno che “testimoniano una vera e propria invasione ideologica nelle nostre scuole“. Insorge anche la Lega, con Gian Marco Centinaio, vicepresidente del Senato, secondo cui siamo di fronte a un esempio di deriva ideologica che contraddice “la realtà biologica e i valori tradizionali condivisi da tante famiglie“. Altrettanto critico è stato un altro leghista, Rossano Sasso, il quale ha assicurato che nelle scuole italiane non troverà mai spazio l’ideologia gender.
VERIFICHE DELL’UFFICIO SCOLASTICO LOMBARDIA
Stando a quanto riportato da Il Giorno, l’Ufficio scolastico regionale della Lombardia, che aveva avviato un’indagine sulla questione, dopo le sue verifiche ha riscontrato che “non risulta che gli istituti comprensivi di Pavia abbiano aderito ai percorsi oggetto della polemica in corso, quelli su orientamento sessuale e identità di genere“.
La direttrice Luciana Volta ha spiegato che è stata avviata una rilevazione formale svolta per tutte le scuole di Pavia, quindi si attendono i risultati. Sui nuovi sviluppi è intervenuto nuovamente Centinaio, soddisfatto per la scelte delle scuole di Pavia di non aderire a tali corsi, definendola “una vittoria del buon senso e della saggezza di dirigenti e famiglie” contro il tentativo del Comune di imporre l’ideologia di genere.