Le pubbliche amministrazioni non approvano la pensione a 70 anni come comprova l'ultima Legge di Bilancio.
Andare in pensione a 70 anni è la preoccupazione di gran parte dei lavoratori che vorrebbero piuttosto, e almeno la maggior parte di loro, uscire con largo anticipo. Un’opzione a cui però le pubbliche amministrazioni hanno rinunciato a prescindere, proponendo una fissazione massima a 68 anni.
Lo scontro è tra Ministeri e Governo, dato che in Bilancio è stata confermata la possibilità di prorogare la pensione a 70 anni mentre le P.A non vogliono attuarla, preferendo piuttosto fissarla a 68.
Pensione a 70 anni bocciata dalle P.A
Francesco Lollobrigida, a capo del MASAF, boccia la pensione a 70 anni sia per i lavoratori pubblici con carica dirigenziale, sia per i “non dirigenti”. La pensano allo stesso modo anche ministero dell’Università e quello dell’Interno, che vorrebbero attenersi al trattamento di vecchiaia ai soli 67 anni.
L’INPS dal canto suo prevede la possibilità di ridurre al 2% (piuttosto che al 10% ordinario come da Bilancio), di far restare i lavoratori in servizio oltre i requisiti minimi già maturati per uscire con la pensione di vecchiaia.
Nello specifico la Legge non prevede incentivi e neppure una volontà diretta del lavoratore di trattenersi in servizio “oltre l’età ordinaria di pensionamento”, piuttosto dovrebbero essere le pubbliche amministrazioni a decidere chi delle risorse dovrebbe ritardare l’uscita verso la pensione.
Chi può essere trattenuto?
Non tutti però i lavoratori possono essere trattenuti in servizio, sono esclusi coloro che non hanno ottenuto un buon punteggio in termini di valutazione delle prestazioni e quelle risorse che le amministrazioni reputano “non indispensabili”.
Al momento le P.A stanno individuando le soluzioni migliori per trovare quali risorse potrebbero essere destinate – sempre secondo la loro volontà – al posticipare l’uscita dal lavoro per la pensione.
In conclusione la decisione resta una facoltà delle amministrazioni le quali potranno anche rifiutare il trattenimento in servizio dei senior, così da dar più spazio ai giovani. Intanto nel 1° trimestre si registrano dei cali importanti da parte di chi potrebbe uscire sfruttando le misure di pensionamento anticipato.