Milioni di italiani riceveranno la pensione nel mese di aprile 2025 con delle rivalutazioni ISTAT importanti. L’effetto sarà oggetto di inflazione, che quest’anno è molto più bassa rispetto all’anno scorso. A fronte della fine del mese di marzo è importante avere una panoramica sul prossimo cedolino previdenziale.
L’ente previdenziale ha pubblicato una recente circolare con il numero 23 e risalente al 28 gennaio dell’anno in corso, specificando le modalità e le date utili per ritirare i soldi in contanti oppure attendere l’accredito direttamente sul conto corrente.
Quando arriva la pensione di aprile 2025
Ancora pochi giorni prima che arrivi la pensione di aprile nel 2025, la cui ufficialità è fissata a martedì 1°. Rispettando la medesima data anche chi ha scelto di ritirare i soldi in contanti potrà recarsi presso gli uffici della Posta del proprio territorio.
Il motivo per cui sarebbe preferibile l’accredito sul conto è meramente personale, visto che il ritiro in contanti prevede affollamenti o file chilometriche alle Poste (nonostante la differenza per giorni e ordine alfabetico).
Sappiamo già che il prossimo mese il primo giorno utile per ritirare e ricevere la pensione è dal 2 maggio, visto che il 1° è festa.
Incrementi sul cedolino
Per molti la pensione di aprile 2025 potrebbe presentarsi più alta. La prima maggiorazione corrisponde a 8€ ed è dovuta per via di un rialzo mensile stabilito e destinato a specifici cedolini, come quello sociale, per gli invalidi civili e per i trattamenti ordinari.
Si attende infine la risposta sugli arretrati delle precedenti mensilità, quelle che vanno dal mese di gennaio al mese di marzo. Il totale dovrebbe essere pari a 24€.
Sul cedolino di aprile però, non manca di pagar le tasse, come ad esempio le trattenute fiscali a saldo relativamente ai Comuni e alle Regioni, mentre l’acconto spetta soltanto per la tassa regionale. Per coloro che volessero conoscere le aliquote, esse sono calcolate secondo quanto previsto dalla propria Regione e Comune di residenza.
A causa del recente conguaglio negativo e per recuperare gli importi reali erogati erroneamente ai pensionati, i cedolini di gennaio avrebbero potuto subire un “azzeramento”. Tuttavia, da marzo in poi, chi si ritrova in questa situazione, può contare sull’esenzione delle trattenute fiscali già dal mese di marzo in poi.