Coloro che desiderano versare soldi sulla pensione complementare potrebbero godere di una tassazione più vantaggiosa. L’Agenzia delle Entrate recentemente ha specificato le possibilità che vengono date ai potenziali interessati a questi speciali fondi previdenziali.
La forma previdenziale integrativa o appunto “complementare”, non è altro che un fondo straordinario su cui poter versare contributi al fine di aumentare il futuro cedolino pensionistico. Coloro che aderiscono – al di là dei rendimenti medi – possono giovare di uno sconto fiscale determinante.
Come godere di una pensione complementare con una tassazione favorevole
Il concetto di godere di una pensione complementare con una tassazione più vantaggiosa deriva da quanto contenuto nel Decreto Legge numero 252 di 20 anni fa, risalente al 2005, che riduce sensibilmente l’aliquota da versare in relazione alla durata dell’investimento.
A partire dal 15° anno di investimento ad esempio, è possibile godere di uno sconto fiscale corrispondente allo 0,30%, applicato poi per ogni anno successivo al primo. Dunque la filosofia si basa prevalentemente sulla durata dell’investimento, con forti vantaggi riscontrabili nel lungo termine.
Il calcolo però diventa più complesso laddove un iscritto ad un fondo prevede più iscrizioni a fondi previdenziali differenti. A darne delucidazioni su come comportarsi è l’Agenzia delle Entrate stessa.
Come calcolare la pensione su più fondi complementari
L’Ade specifica che nel momento in cui un beneficiario aderisce a più fondi, il conteggio relativo alle imposte dev’essere unico e inclusivo di ogni fondo a cui si è aderito. Dunque si prenderà atto di ogni forma di partecipazione attiva, ovvero per posizioni contributive ancora aperte e mai riscattate.
Infine, verranno considerati due parametri importanti, il primo l’anzianità anagrafica e il secondo aspetto è la durata temporale dell’iscrizione ad uno o più fondi.
Va inoltre differenziata l’iscrizione dai versamenti effettivi, dato che l’Agenzia delle Entrate prenderà in considerazione la data di adesione e non dal momento in cui il contribuente ha iniziato ad eseguire “i versamenti”.
Documenti ammessi
Al fine di ricevere un assegno pensionistico più alto è possibile iscriversi a più fondi previdenziali e ottenere l’agevolazione fiscale prevista dall’Ade. Per farlo, l’amministrazione ammette la possibilità di rilasciare un documento che possa comprovare l’adesione proveniente da un Fondo “differente”.
É importante, se non essenziale, che la certificazione non solo contenga la data effettiva di adesione al Fondo “diverso”, ma anche la dichiarazione che attesti che il contribuente non ha mai riscattato quanto versato fino a quel momento.
Grazie a questi semplici passaggi sarà possibile inglobare la partecipazione ai fondi previsti per l’anzianità.