La pensione per i giovani prevede un futuro disastroso. L'età pensionabile aumenta, ma le soluzioni più rosee potrebbero arrivare.
La preoccupazione riguardo alla pensione destinabile ai giovani sale sempre di più. Fare i conti con la realtà è sempre più dura, dal momento in cui la stessa INPS ha mostrato più volte criticità ed evidenti segnali d’allarme, specialmente nei confronti di coloro che hanno iniziato a lavorare dopo il 1990 o semplicemente chi ha avuto una carriera discontinua.
I giovani al di sotto dei 35 anni d’età potrebbero avere delle serie difficoltà ad uscire con anticipo, dovendo attendere 70 anni (visto che quasi sicuramente l’età pensionabile aumenterà nel tempo), e maturare più contributi previdenziali nel corso della vita lavorativa rispetto ai lavoratori senior.
La Pensione dei giovani è meno favorevole
La pensione tra i giovani sarà sempre meno favorevole, dato che le aspettative di vita – salvo eventi rari come il Covid – sono in crescita e secondo la Riforma Fornero anche l’uscita dal lavoro si adegua a tale dato. Tuttavia, almeno per i prossimi due anni il Governo Meloni potrebbe sospendere la misura e fermare il rialzo.
Dalle prime analisi a cura della Ragioneria generale dello Stato italiano, la soglia massima si raggiungerebbe nel 2084, anno in cui l’uscita dal lavoro costerà 70 anni e 8 mesi. Pur sembrando un periodo eccessivamente lungo, non lo è e non lo sarà per i più giovani e per i prossimi nascituri.
I 70 anni d’età saranno il requisito già – sempre secondo alcune stime temporanee – presente nel 2067, e chi ad esempio è nato nel ’97 li compirà proprio in quell’anno.
Vietato disperarsi
Anche se la situazione pensionistica italiana non è certamente in “ottima salute”, disperarsi non servirebbe a nulla. In tanti anni le riforme potrebbero cambiare, e la maggioranza politica potrebbe trovar spazio a nuove idee per aiutare i giovani che ad esempio hanno avuto dei contratti discontinui, con pochi contributi versati e un lungo periodo di disoccupazione.
Di recente si discute ad esempio, della possibilità di destinare fin da subito il TFR nei fondi complementari, oppure optare autonomamente sulla scelta di fondi pensione privati valutando attentamente la soluzione più conveniente.
I sindacati lottano costantemente affinché la pensione per i giovani possa nutrire speranze, cercando delle opzioni che possano superare le criticità del sistema attuale allo scopo di migliorarlo.