Secondo la Consulta l’importo della pensione di invalidità nel 2025 va rivisto. Secondo una recente sentenza il Consiglio amministrativo ha deciso che la soglia minima da prevedere per il trattamento previdenziale in questione dev’essere pari a 603,40€, a cui è possibile aggiungere ulteriori quote fino ad arrivare a 739,83€ al mese.
Il tetto minimo è stato aumentato per una serie di fattori, e l’ulteriore maggiorazione può arrivare a 136,44€ in più e al mese così da poter raggiungere quasi 800€. Se mettessimo a paragone la nuova cifra con la precedente (al 2024 era 403,83€), potremmo dedurre un aumento significativo.
Come cambia la pensione di invalidità nel 2025
La pensione di invalidità nel 2025 cambia aspetto, o perlomeno, si prospetta un aumento significativo grazie alla decisione della Consulta, che ha reputato inaccettabile imporre come tetto minimo l’importo corrispondente a 285€, valutato indubbiamente come “insufficiente a soddisfare i bisogni primari”.
Ma non è tutto, perché per la Corte Costituzionale un importo così basso violerebbe l’articolo 38, privando gli inabili al corretto sostentamento della vita quotidiana e dell’assistenza sociale di suo diritto.
Si garantisce a chi non può lavorare per un problema fisico (appunto catalogato come invalido), il cosiddetto “incremento al milione“, che prevede un rialzo della soglia minima così da raggiungere un totale “accettabile”.
I requisiti per l’invalidità
Per godere della maggiorazione è importante soddisfare due requisiti, il primo anagrafico, in quanto il soggetto beneficiario della misura deve avere almeno 18 anni d’età, mentre il secondo reddituale, il cui reddito annuo dev’essere uguale o più alto di 6.713,98€.
Con le modifiche il Governo dovrà revisionare il testo e pubblicarlo in Gazzetta Ufficiale, attuandolo però, soltanto a partire dal giorno stesso di pubblicazione. La misura infatti, non può essere retroattiva, motivo per cui i precedenti titolari dell’assegno di invalidità non potranno far domanda in merito a potenziali “arretrati”.
Quanto all’indennità di accompagnamento si precisa che gli importi minimi potrebbero essere soggetti alla gravità dell’invalidità, alla sua tipologia e all’ISEE.