Pensione Quota 103/ Conviene realmente accettare l’incentivo? (27 settembre 2027)
Andare in pensione con Quota 103, consente una uscita anticipata dal lavoro. Non tutti però, potrebbero considerarla una scelta saggia, visto che si penalizzerà una parte pensionistica

Recentemente, abbiamo parlato della possibilità di andare in pensione con Quota 103. Con questa misura, è possibile uscire dal lavoro in modo anticipato, soddisfando sia il requisito anagrafico (aver compiuto 62 anni di età), sia contributivo (avendo versato minimo 41 anni di contributi).
Tuttavia, chi decide di rinunciare a Quota 103, potrà ottenere un incentivo economico in busta paga. Ed è proprio su questa misura che verte l’argomento di oggi: ne vale realmente la pena, oppure sarebbe meglio godersi la pensione?
Pensione con Quota 103: contributi “azzerati”, conviene rischiare?
Rinunciare alla pensione con Quota 103, significa accettare le possibili conseguenze che potrebbero nascere dopo l’ottenimento dell’incentivo economico. Per far chiarezza su quello che potrebbe accadere, è sufficiente spiegare come funziona questo “bonus in busta paga”.
Affinché il lavoratore che sceglie di continuare a lavorare, possa ricevere un aumento in busta paga, dovrà rinunciare ai contributi previdenziali che di per sé verranno annullati. Quello che succederebbe è molto semplice: si continuerebbe a lavorare, percependo un salario più alto ma senza accumulare fondi pensionistici.
Questo comporterebbe inevitabilmente una penalizzazione sulla pensione futura. Per fare un esempio pratico: se ci basassimo sull’aliquota del 33%, ad essa applicheremo il 9,19% (solitamente a carico del lavoratore), mentre il 23,81% a carico del datore di lavoro.
Con un breve calcolo, è semplice comprendere come l’incentivo in busta paga sarebbe sostanzioso, pur rinunciando – come abbiamo detto – ad una parte di quelli che sarebbero stati i fondi per la pensione futura.
Sul calcolo per i dipendenti pubblici, l’incentivo in busta pagare sarebbe più inferiore rispetto a quelli del settore privato, dato che per loro l’aliquota contributiva è uguale all’8,80%.
Pensione Quota 103: considerazioni finali
Le considerazioni sulla possibilità di rinunciare alla pensione con Quota 103 sono strettamente personali. I contribuenti che vorrebbero un aumento dello stipendio (con la consapevolezza di alleggerire l’assegno pensionistico in futuro), potrebbero usufruire dell’incentivo economico.
Affinché si possa prendere una scelta più coincisa, sarebbe meglio basarsi su dei calcoli più specifici, che potrebbero rendere l’idea della reale o meno, convenienza economica di ritardare la pensione oppure di uscire dal lavoro una volta soddisfatti i requisiti di Quota 103.
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