La riforma pensioni 2025 – come abbiamo ribadito più volte – non ha apportato grandi novità. Eppure di recente con un comunicato stampa della Cgil, sono state rivolte delle accuse piuttosto forti nei confronti del Governo Meloni (complice di non aver attuato una normativa che aiutasse le donne lavoratrici e i lavoratori più giovani).
Ma secondo il sindacato i problemi sulle pensioni 2025 sono tanti. Il primo è non solo quello di non aver rispettato la promessa di abolire la legge Fornero (che invece resta strutturale), ma di averla “cambiata in peggio”, visto che ora la soglia minima per il pensionamento è di settant’anni.
Pensioni 2025: i punti critici per Cgil
Secondo la Cgil il Bilancio firmato dal Governo Meloni arrecherà oltre dieci anni alle pensioni 2025 e all’intero sistema per i prossimi anni. Il sindacato ha provveduto a pubblicare il comunicato stampa e le sue motivazioni, che vedremo in elenco:
- Misure meno flessibili: gli ultimi dati INPS confermano che lo scorso anno si è registrato un calo delle uscite anticipate dal lavoro paragonato all’anno precedente (2024 e 2023), con un calo del -15,7%.
- Opzione Donna penalizzata: tagli importanti anche per l’Opzione Donna, a cui non potranno accedervi il 70% circa di potenziali beneficiarie. I motivi sono due, il primo è legato alle restrizioni dei requisiti (opzione riservata soltanto ad alcune categorie) e poi per il rialzo anagrafico.
- Quota 103 disincentivante: la misura Quota 103 non gode di alcun incentivo, visto che se è pur vero che è stata prorogata, allo stesso tempo a causa del sistema contributivo il cedolino sarà più basso.
- Ape Sociale allungata: la misura che permette di andare prima in stato di quiescenza è stata prorogata ma con un rialzo (anche qui) anagrafico, aggiungendo cinque mesi ai 63 anni.
- Posizione scomoda per i contributivi puri: coloro che hanno cominciato la loro carriera di lavoro dopo la fine del ’95 faticheranno a poter uscire con anticipo dal lavoro, complici i requisiti più restrittivi a causa dell’importo richiesto (minimo) per l’Assegno Sociale.
Ma le noti dolenti sulle pensioni 2025 secondo Cgil non finiscono qui, infatti anche i nuovi coefficienti di trasformazione abbassano i cedolini a causa del meccanismo che proporziona la cifra alle aspettative di vita.