Per riuscire a sostenere nel lungo termine quanto previsto dalla riforma pensioni 2025 i lavoratori possono sfruttare il riscatto della laurea. Ma nell’effettivo quanto conviene per davvero? Quali sono i vantaggi e gli svantaggi da tenere in considerazione?
Il riscatto della laurea significa versare più contributi (arricchendo il montante) e poter uscire dal lavoro in modo anticipato, sfruttando anche le opzioni quali Quota 41 e quella “anticipata”.
Pensioni 2025 con riscatto della laurea
La riforma pensioni 2025 prevede il calcolo nel sistema contributivo, motivo per cui il riscatto della laurea potrebbe essere “strategico” ed essere valutato per poter uscire con anni di anticipo. I soldi versati per tal riscatto hanno una deducibilità applicabile alle tasse di riferimento.
Naturalmente esistono delle condizioni da rispettare: assicurarsi che il diploma o la laurea rientri tra i riscatti ammessi e accertarsi che in certi periodi non si abbia intrapreso alcun lavoro e neanche studio (in maniera contemporanea).
Esistono tuttavia due tipologie di riscatti. Quello ordinario che viene applicato dagli studenti universitari che hanno frequentato l’ateneo prima del ’95, mentre quello agevolato dopo l’anno 1995.
La differenza tra il riscatto ordinario e quello agevolato consiste nel calcolo da prevedere in base all’aliquota e al reddito. Nel primo caso si fa una proporzione tra contributi (ad esempio calcolando il 24% per gli autonomi e il 33% per i lavoratori dipendenti) e reddito, moltiplicando poi il numero esatto di anni per il riscatto.
Il riscatto agevolato invece prevede una quota simbolica che al 2024 era pari a 6.076,95. In entrambi i casi è possibile spalmare il pagamento in più tranche (fino a 120 rate).
Quanto incide sulla pensione
Le pensioni 2025 prevedono un coefficiente di trasformazione più basso, e questo significa che per poter godere di un cedolino pensionistico più “ingente” si dovrebbero versare molti anni di contributi (come ad esempio per il riscatto della laurea) ma rinunciare all’uscita anticipata.
Diversamente, chi è interessato ad andare in stato di quiescenza con anticipo può scegliere di riscattare gli anni di studio allo stesso modo ma aspettare la pensione di vecchiaia per maturare un montante contributivo alto e senza penalizzazioni.