Le pensioni anticipate sono sempre meno, e questo perché il Governo ha approvato delle strette sulle misure che hanno permesso fino ad oggi di uscire con largo anticipo. Tra un anno e un altro, con esattezza rispettivamente per il 2024 e il 2023 il calo è stato notevole: 830.452 uscite contro le precedenti 907.066 mila.
Nonostante nel 2025 siano rimaste alcune opzioni per uscire anticipatamente dal lavoro le criticità sottolineate da Gabriele Fava, Presidente dell’INPS, sono palesi. Anche Opzione Donna ad esempio, ha avuto un crollo preoccupante: dalle vecchie 11.996 pratiche alle attuali 4.489.
Perché le pensioni anticipate stanno registrando cali?
Le pensioni anticipate del 2024 rispetto al 2023 registrano dei cali continui e anche preoccupanti, come dalle dichiarazioni del Presidente Gabriele Fava. Tra le misure con dati in calo risultano “in sofferenza” le pensioni anticipate, gli assegni sociali, i superstiti e i trattamenti di invalidità.
In un solo anno i trattamenti sopra citati hanno avuto -76.614 accessi. L’anno scorso l’erogazione dei cedolini in questione è stata pari a 830.452 rispetto alle 907.066 ottenute invece due anni fa (nel 2023).
In linea invece i cedolini per i trattamenti pensionistici di vecchiaia, che nel 2024 ammontavano a 254.213, registrando una lieve differenza a quelli dell’anno prima, dove le prestazioni erogate erano 256.342.
Donne con trattamenti previdenziali inferiori agli uomini
Anche il gender gap sulle pensioni è evidente. Le donne riceverebbero il 29% in meno rispetto agli uomini, percependo un cedolino corrispondente ad una media di 1.048€ rispetto ai 1.475€ del sesso opposto. Una differenza elevata nonostante in un anno i trattamenti pensionistici erogati alle donne avrebbero subito un lieve aumento: da 1.231€ a 1.246€.
A ridurre la platea di beneficiarie dell’Opzione Donna sono state le recenti restrizioni per accedere alla misura e l’uscita anticipata destinata a specifiche categorie quali: invalide civili, caregiver e le donne uscite da un licenziamento.
Il dato del 2024 fa pensare e allo stesso tempo destare timori, l’anno scorso l’Opzione Donna è stata accolta in misura molto più bassa rispetto al periodo precedente: 3.489 contro 11.996.