La media percepibile come pensioni in Italia – secondo l’ultimo rapporto dall’ente previdenziale – resta ancora molto bassa, quasi insoddisfacente se considerassimo l’aumento dei costi della vita e gli importi complessivi versati negli anni.
All’interno del documento finanziario stilato ed elaborato dall’INPS si appura un lieve miglioramento sui cedolini previdenziali, ma tutt’oggi non soddisfacente. Oggi la media, tenendo conto del primo trimestre di quest’anno e della media complessiva dello scorso, è di circa 1.300€ al mese.
La media delle pensioni in Italia è molto bassa
Nel 2024 la media della pensione in Italia – su oltre 870.000 cedolini – ammontava a 1.229€ al mese, con un interessante ma seppur lieve, miglioramento rispetto ai 1.206€ precedenti. Il report però, evidenzia anche delle criticità più vaste, dal divario di genere salariale all’estensione degli assegni sociali.
Nel rapporto dell’ente previdenziale si appura un incremento significativo sull’adesione al Fondo Pensioni per i Lavoratori Dipendenti, il cui primo trimestre di quest’anno 2025 raccoglie poco più di 83.000 richieste, mentre l’anno scorso il totale ammontava a 349.554.
Dando un occhio ai dipendenti del settore pubblico, i numeri sono lievemente più bassi ma pur sempre consistenti, ben 16.791 soltanto nei primi 3 mesi del 2025 e più di 17.000 i lavoratori commercianti e gli artigiani.
Tra le considerazioni prendiamo atto anche delle pensioni a favore dei parasubordinati, i quali nei primi 3 mesi di questo nuovo anno ammontano a più di 10.000.
I numeri più considerevoli – sui quali si potrebbero effettuare delle riflessioni importanti – fanno riferimento agli assegni sociali, che al 2024 risultavano essere quasi 100.000, mentre fino ad aprile 2025 hanno raggiunto quota 25.500.
Cedolini di vecchiaia in brusco calo
Le regole sempre più restrittive per uscire dal lavoro, soddisfando i requisiti per la vecchiaia, stanno diventando sempre più stringenti e penalizzanti. Inevitabilmente ci ritroveremo costretti ad andare in pensione sempre più tardi.
Grazie ai fondi integrativi i giovani hanno nuove opportunità previdenziali, ad esempio stabilendo di maturare il TFR e destinarlo alle pensioni complementari, che nella maggior parte dei casi potrebbero totalizzare nel cedolino quasi il 100% del salario.
Nei primi mesi del 2025 tuttavia, le pensioni di vecchiaia erogate in Italia sono state quasi la metà, 56.000 rispetto ai precedenti 312.000.