Le pensioni per giovani sono sempre più penalizzanti. A parlare della questione – in modo critico – è Lara Ghiglione, segretaria confederale della Cgil, che ha specificato le difficoltà (soprattutto gli under 35), di trovare un impiego e avere una stabilità lavorativa.
La riforma previdenziale italiana per i giovani è in uno stato “critico”. L’importo pensionistico risulta essere il “peggiore” ed anche “penalizzante” tra quelli di tutti gli altri Paesi Ocse (si parla di 38 membri).
Pensioni per giovani sempre più in crisi
Le pensioni per i giovani in Italia, hanno un deficit economico senza eguali. Ma non si tratta esclusivamente di “cifre”, ma bensì di regole e restrizioni. Oggi un under 35 – come detto da Ghiglione – è decisamente più penalizzato. Ecco in un’intervista su Ansa, le parole del presidente Cgil:
“È incredibile come questo governo, nonostante slogan e promesse, sia riuscito a penalizzare tutte e tutti: anche i giovani, come le donne, sono poveri al lavoro e saranno sempre più poveri in pensione, e di fatto per loro sarà impossibile accedere a quella anticipata“.
“I ragazzi sotto i 35 anni fanno più fatica ad entrare nel mercato del lavoro e nel momento in cui lo fanno, hanno contratti atipici o a tempo determinato con retribuzioni basse, e l’assegno pensionistico sarà pagato ad un prezzo più alto“.
“Esiste un’emergenza giovani nel nostro Paese. Per noi è necessario rafforzare il patto intergenerazionale prima che si rischi davvero di andare incontro ad una crisi profonda dell’attuale sistema“.
La stessa segretaria ricorda altresì, la proposta di Cisl, Cgil e Uil, in cui si rende necessario di introdurre una riforma pensionistica contributiva di “garanzia”.
Le proposte messe in atto dai sindacati generali non hanno mai visto luce da parte del Governo, che ha dovuto di per sé, trovare nuovi fondi e risorse economiche per trovare una riforma pensioni per il 2024 e gli anni a seguire.