Pensioni per italiani residenti all’estero/ Nuova procedura INPS: pena la revoca
Le pensioni per italiani residenti all'estero, continueranno ad essere erogate a patto che l'INPS riceva dei documenti specifici, per accertarsi della reale possibilità d'accredito

Le pensioni per italiani residenti all’estero necessitano di un ulteriore controllo, così come definito dalla stessa INPS. L’ente previdenziale, onde evitare erogazioni “inutili” e “superflue”, provvederà ad un check molto più approfondito per una determinata cerchia di contribuenti italiani.
Il pagamento delle pensioni destinate agli italiani che ormai vivono e sono residente all’estero, in molti casi potrebbe finire “a vuoto”, a causa di alcuni decessi non dichiarati. Motivo per cui, per le indennità del 2023 – 2024, la situazione cambierà, con delle documentazioni obbligatorie da dover fornire.
Pensioni per italiani residenti all’estero: cosa cambia per l’anno 2023 – 2024?
Le pensioni per gli italiani residenti all’estero, affinché potranno essere pagate regolarmente, necessiteranno da ora in poi, di due obiettivi specifici: il primo tra tutti, è fare un check sull’effettiva possibilità di accedere alla pensione italiana (tramite il soddisfacimento di certi requisiti), e in secondo luogo, che il pensionato sia ancora in vita.
Se è pur vero che L’INPS desidera tutelare le pensioni degli italiani all’estero, è anche vero che da quest’anno, vorrebbe accertarsi di erogare degli assegni previdenziali a qualcuno che è ancora in vita. Come supporto a questa informazione, l’ente previdenziale coinvolgerà Citibank NA, e richiederà dei documenti specifici.
I continenti coinvolti nel check, saranno prevalentemente: l’Europa (Scandinavia ed Est Europa esclusi), l’Africa e l’Oceania. Per accertarsi che il pensionato all’estero sia ancora vivo, l’interessato riceverà un modello RED/EST precompilato, da dover completare introducendo:
- Una autocertificazione inerente alla propria cittadinanza italiana;
- La somma dell’assegno previdenziale inerente all’annualità di riferimento;
- Eventuali trattamenti previdenziali già ottenuti nel corso del tempo.
Le modalità e le tempistiche a cui saranno soggetti i contribuenti italiani, sono piuttosto flessibili: l’invio può essere di tipo telematico oppure cartaceo, mentre il periodo entro quale inviare il documento richiesto, è fissato al 18 gennaio del 2024.
In questo modo, con l’accertamento INPS, sarà possibile continuare ad erogare le pensioni per italiani residenti all’estero.
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