Papa Francesco sta migliorando dopo il lunghissimo ricovero presso il Policlinico Gemelli di Roma, ma non sarà lui a celebrare la Veglia di Pasqua 2025 che si terrà questa sera, la classica Santa Messa che ogni anno accompagna i fedeli verso la resurrezione di Cristo. Papa Francesco sta meglio sia dal punto di vista respiratorio, apparato ovviamente più “colpito” dalla polmonite, ma anche dal punto di vista della voce e motorio.
Sono questi gli ultimi aggiornamenti che la Santa Sede ha diffuso in merito alle condizioni fisiche del Santo Padre, che ricordiamo, ha lasciato l’ospedale quasi un mese fa, lo scorso 23 marzo, per poi iniziare la sua convalescenza presso la Casa Santa Marta. Il Pontefice, da lavoratore indefesso qual è, non se ne sta tutto il giorno a letto ma sta continuando la sua attività lavorativa, e fra le altre cose ha preparato le meditazioni per la Via Crucis che sono state pubblicate nella giornata di ieri.
PAPA FRANCESCO SOSTITUITO ALLA VEGLIA PASQUALE DAL CARDINALE BERGOGLIO MIGLIORA MA…
Bergoglio sta quindi tutto sommato bene, sta tenendo degli incontri brevi con alcuni superiori della Curia e nel contempo sta proseguendo la sua fisioterapia per riprendersi al 100 per cento. Sta utilizzando ancora l’ossigenazione, ma è applicata solamente la sera e nel caso dovesse servire, chiaro indizio che dal punto di vista respiratorio, come spiegato sopra, Papa Francesco stia migliorando, utilizzando anche sempre meno i naselli che gli danno l’ossigeno.
Alla luce di queste condizioni senza dubbio positive ma ancora precarie (parliamo sempre di un uomo anziano di 88 anni), si è deciso quindi di far “saltare” tutte le principali messe del periodo della Santa Pasqua 2025, compresa la messa di questa sera, che sarà presieduta dal cardinale 91enne Giovanni Battista Re, porporato di vecchia data.
PAPA FRANCESCO SOSTITUITO ALLA VEGLIA PASQUALE DAL CARDINALE GIOVANNI BATTISTA RE
Ma chi è il cardinale che sostituirà Papa Francesco? La sua vita ha origini molto umili, nato nel bresciano da una famiglia di contadini. Fin dai primi anni ha manifestato il suo amore per Cristo, entrando così in seminario a 11 anni. Da lì ha iniziato un lunghissimo percorso di studi che lo ha portato prima a diventare sacerdote e quindi a trasferirsi a Roma per laurearsi.
E’ stata un’ascesa senza fine che gli ha permesso di ottenere sempre più consensi e riconoscimenti nel mondo della Chiesa, soprattutto nel periodo in cui ha affiancato Papa Wojtyla, venendo nominato dallo stesso, nel 1979, Assessore della Segreteria di Stato. Fu l’inizio di una lunga e proficua collaborazione con il Papa polacco, arrivando fino alla nomina del 16 settembre di 25 anni fa, come Prefetto della Congregazione per i Vescovi e Presidente della Pontificia Commissione per l’America Latina. Ha infine presenziato all’elezione di Papa Benedetto XVI e di Papa Francesco, rispettivamente nel 2005 e nel 2013. L’ultimo step quello del 18 gennaio 2020, quando venne eletto Decano del collegio cardinalizio.