Sulla perdita Superbonus è stato deciso in via ufficiale un risarcimento a favore del contribuente che non ha potuto finalizzare i lavori. A darne notizia è stata la recente sentenza tenutasi presso il Tribunale di Milano, la numero 356 dell’anno 2025.
All’interno della sentenza anche il subappaltatore risulterebbe responsabile dell’inadempienza, rispondendo direttamente del risarcimento che viene pattuito dalla Legge. La quantificazione però fa fede all’assenza dell’aumento di valore dell’immobile oggetto del Superbonus e non dalla mancato lavoro edilizio.
Perdita Superbonus e risarcimento, chi è responsabile?
La recente sentenza di Milano fa chiarezza sulla perdita Superbonus e sui diritti di risarcimento spettanti al contribuente. Il caso prendeva in esempio un immobile sulla quale non sono stati effettuati dei lavori in quanto l’azienda edile risultava inadempiente per non aver inviato la prima dichiarazione dello stato di avanzamento lavori al 30% (negandogli l’ottenimento del 110%).
A quel punto il titolare dell’unità immobiliare faceva ricorso richiedendo la risoluzione del contratto con l’impresa edile, dichiarata poi pienamente responsabile del mancato ottenimento del Superbonus e quindi costretta a risarcire il contribuente.
Va sottolineato inoltre, che all’interno dell’Articolo numero 2055 del Codice Civile sono stabilite le regole secondo cui un’impresa può ritenersi “colpevole”, e questo succede anche se i ritardi sono stati commessi dai tecnici addetti al controllo dello stato dei lavori oppure dall’impresa subappaltatrice.
Quantificazione
Nonostante il Tribunale abbia ritenuto l’azienda edilizia e incaricata dei lavori, responsabile del mancato riconoscimento al contribuente del Superbonus 110%, la richiesta del titolare dell’appartamento sulla quantificazione dei danni non poteva essere approvata al 100%.
O meglio, il risarcimento del danno non poteva essere commisurato al valore totale dell’intervento, bensì ad una quantificazione differente.
A decidere il valore del danno sono stati i magistrati, che hanno incaricato un perito tecnico a determinare il mancato incremento della somma che avrebbe aumentato a sua volta il valore dell’unità immobiliare.