Peter Gomez - noto e apprezzato giornalista - è stato oggi ospite di Caterina Balivo nel salotto de La Volta Buona.
Giornalista eclettico, ampiamente noto al pubblico televisivo grazie ai molteplici programmi di approfondimento sui temi più disparati; Peter Gomez ha scelto oggi il salotto de La Volta Buona per raccontarsi anche oltre la sua carriera, guardandosi con gli occhi dell’infanzia: “Ero un bravo bambino, leggevo tanto, fantasticavo tanto…”. Parte così il giornalista prima di regalare al pubblico una descrizione dettagliata del rapporto con i genitori.
“La mia mamma era una femminista, era impegnata in politica con il Partito Repubblicano, sempre in prima linea con le organizzazione per le donne. Era anche polemica, voleva sempre discutere di politica…”. Parla così Peter Gomez nel salotto di Caterina Balivo della sua amata mamma, raccontando poi un aneddoto per rendere nota l’attenzione politica della mamma: “Ricordo mio nonno che era fascista prima della guerra e ricordo questa discussione in casa. ‘Siamo tutti socialisti’, disse mia mamma, e mio nonno ovviamente replicava: ‘No, tutti sociali!’”.
Peter Gomez a La Volta Buona: “Come padre mi sento in colpa, ma amo mia figlia Olga…”
Proseguendo nel suo racconto, Peter Gomez – sempre parlando dei genitori – ha poi analizzato il rapporto con il papà: “Non ero legatissimo a lui, era un creativo che ha fatto un lavoro sbagliato. Era bravo a dipingere ma per una serie di casi della vita ha fatto il manager…”. Il giornalista ha poi aggiunto: “L’ho apprezzato di più quando è diventato anziano, abbiamo legato di più. Mio padre ha dovuto assecondare molto i suoi genitori, forse sarebbe potuto diventare un grandissimo pittore”. Non poteva poi mancare un riferimento ad Olga, figlia di Peter Gomez e della sua ex moglie Laura: “Mia figlia Olga è una ragazza straordinaria, molto brava con i colori come sua madre che è una stilista. Tenace ma silenziosa; apprezzo soprattutto la sua prima caratteristica, è impressionante… Io e Laura siamo separati da tanti anni e mia figlia è cresciuta con lei, non perchè io sia stato assente, ma per il mio lavoro c’era proprio un problema di presenza. Come tanti padri mi sento colpevole per questo ma le voglio davvero tanto bene”.
