L’azienda farmaceutica statunitense Pfizer ha recentemente annunciato di aver concluso un accordo di licenza con l’omologa cinese 3SBio per la commercializzazione esclusiva del farmaco antitumorale (per ora sperimentale, ma ci torneremo) chiamato SSGJ-707, sfidando di fatto apertamente il colosso statunitense farmaceutico Merck, produttore del Keytruda, che attualmente vanta 29,5 miliardi di dollari di vendite e una posizione ai vertici delle classifiche mondiali per questa categoria di farmaci: l’operazione a Pfizer costerà circa 6 miliardi di dollari massimi e, nel frattempo, sembra essere una chiara testimonianza del crescente interesse estero per le società biotecnologiche cinesi, attualmente le più attive nella lotta contro i tumori.
Partendo dal principio, è bene precisare che il farmaco SSGJ-707, sul quale ha messo le mani Pfizer, non è ancora entrato ufficialmente in commercio: i test condotti fino a questo punto hanno dato risultati decisamente promettenti ed entro la fine dell’anno dovrebbe essere avviato il primo studio in fase III (ovvero l’effettiva sperimentazione sugli esseri umani) sul territorio cinese; pensato per aiutare nella lotta contro i tumori al polmone, al colon-retto e ginecologici, è già stato autorizzato anche dalla Food and Drug Administration all’uso sperimentale negli Stati Uniti.
Da Pfizer più di 6 miliardi di euro per il farmaco SSGJ-707: il promettente antitumorale cinese
Complessivamente, l’offerta messa sul tavolo da Pfizer parte da un iniziale investimento pari a 1,25 miliardi di dollari, con la promessa di aumentarlo fino a 6 miliardi (ovvero con altri 4,8 aggiunti in un secondo momento) nel caso in cui vengano raggiunti determinati obiettivi di sviluppo da parte della cinese 3SBio; mentre la casa farmaceutica statunitense si è anche impegnata a investire altri 100 milioni non appena l’accordo sarà ufficialmente concluso, grosso modo entro il terzo trimestre di quest’anno.
Di fatto, grazie all’accordo, Pfizer ha ottenuto il via libera esclusivo alla vendita in qualsiasi paese del farmaco non appena sarà ufficialmente lanciato, escludendo – forse ovviamente – la Cina, in cui il venditore sarà la stessa 3SBio, salvo eventuali ridiscussioni previste dal contratto sulle future vendite anche sul territorio cinese; mentre le sedi produttive scelte da Pfizer sono quelle di Sanford e McPherson per quanto riguarda – rispettivamente – il principio attivo e il vero e proprio farmaco.