Dopo il caos a Bologna la linea del Governo non cambia sugli sfratti: Piantedosi “non si può sopprimere la proprietà privata. Offerte sempre alternative”
LA VERITÀ SULLO SFRATTO DI BOLOGNA E IL MESSAGGIO NETTO DEL VIMINALE
Se in un primo momento si è parlato di uno sfratto indegno contro famiglie indigenti, con disabili, e per realizzare un B&b di lusso, lo sgombero avvenuto a Bologna in Via Michelino è divenuto un vero e proprio caso politico, visto quanto poi scoperto approfondendo la vicenda legata ai due nuclei presenti negli stabili sotto sfratto: secondo il Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, quello che emerge dalla complessa vicenda di Bologna è che al netto di ogni diatriba politica, permane l’interno del Governo di proseguire con la politica degli sgomberi nel pieno rispetto della legge.
Serve in Italia tutelare per davvero la proprietà privata visti i tanti ormai attacchi in arrivo da destra e sinistra, con situazioni di occupazioni e simili che vedevano i proprietari degli immobili sostanzialmente senza tutele e sostegno dallo Stato: il fatto che gli avvisi di sfratto fossero stati 7 in due anni, che gli attivisti dei centri sociali abbiano più volte impedito l’atto di sgombero, e che tutte le strade alternative messe in campo dai servizi sociali sono stati rifiutati integralmente, sono elementi chiave per capire come lo “scandalo” dello sfratto sia decisamente da ridimensionare.
Intervenendo negli studi de L’Aria che Tira su La7, il Ministro Piantedosi ha ribadito come le tensioni e gli scontri tra polizia e centri sociali non siano accettabili, specie perché l’ordine di sgombero delle forze di pubblica sicurezza è avvenuto nel pieno rispetto delle regole: dopo che il collettivo Plat ha impedito agli ufficiali giudiziari di entrare negli stabili di Via Michelino, ecco che l’irruzione della Polizia si è resa necessaria (tra l’altro “causando” come reazione l’occupazione del medesimo collettivo di una casa della vicina Don Minzoni con ben 140 persone all’interno).
PIANTEDOSI: “OCCORRE TUTELARE LA PROPRIETÀ PRIVATA. ANDREMO AVANTI CON GLI SGOMBERI”
Alle famiglie che si trovavano in maniera irregolare nelle case dopo la cessazione dei contratti di affitto è stato più volte «offerto possibilità di andare ad abitare altrove ma hanno sempre rifiutato»: questo, spiega il Ministro dell’Interno, sarebbe successo in quanto le stesse famiglie di Via Michelino erano «ispirate da una organizzazione strutturata a Bologna».
Piantedosi riconosce come rimanga una grave emergenza abitativa non da poco, e per questo il Governo sta lavorando – proprio con la Lega del Ministro del Viminale – ad un Piano Casa imminente: questo però non deve portare all’abolizione della proprietà privata, o che «non bisogna eseguire i provvedimenti ordinati dall’autorità giudiziaria».
Il pieno rispetto della legge impone a proseguire sul solco delle nuove disposizioni sul fronte sfratti, con ormai 4mila sgomberi attuati dall’inizio del Governo Meloni fino ad oggi: laddove vi sono vulnerabilità, devono sempre essere offerte soluzioni di welfare e socialità giusto, ma questo non può andare a danno del valore irrinunciabile della proprietà privata