Storie Italiane ha trattato stamane il caso di Pierina Paganelli. Oggi nuova udienza per l’incidente probatorio del prossimo 11 febbraio sulla famosa Cam 3 della farmacia di via del Ciclamino, e non solo, e l’inviata Monica Arcadio ha intervistato in tribunale Davide Barzan, consulente di Manuela Bianchi: “Non possiamo escludere che alcune tracce siano state cancellate dalla scena del crimine sulle chiavi (trovate sulla scena del crimine ndr) e la maglietta comet abbiamo chiesto che venissero analizzate. La maglietta, secondo la Procura, è quella che indossava Dassilva la sera dell’omicidio. Anche i telecomandi potrebbero contenere del dna avendo una superficie di plastica”.
E ancora: “Nell’ordinanza di custodia cautelare in carcere non si fa riferimento al dna quindi Dassilva verrà nel caso alleggerito dall’esperimento giudiziale della Cam 3. Secondo me non è Neri quello che si vede, ma dovremo stabilire se sia Dassilva oltre ogni ragionevole dubbio, bisogna avere una certezza”.
PIERINA PAGANELLI, BARZAN: “MANUELA NON COINVOLTA NEANCHE MINIMAMENTE”
Barzan ha proseguito: “Potrebbe essere motivo di scarcerazione? Se Dassilva sarà estraneo alla Cam 3 è giusto che sarà scarcerato, io lo dico da tempo. Sull’analisi dei dispositivi informatici invece emerge un buco in cui lui non ha usato i due dispositivi. Emerge solo un aggiornamento del sistema alle ore 22:16 del giorno dell’omicidio”. E la posizione di Manuela e Loris? “A me risulta che siamo vicini alla conclusione delle indagini preliminari, si andrà a cristallizzare il quadro della procura ed emergerà che Manuela Bianchi è parte offesa e Loris è fuori dall’inchiesta”.
“Noi oggi chiederemo al Gip la ricerca di elementi utili del dna soprattutto sulle chiavi e sulla maglietta Comet, i miei assistiti vogliono la verità e vogliono sapere con certezza chi ha ucciso Pierina Paganelli. Manuela attende con fiducia gli esiti delle indagini. Lei ritiene che Louis sia estraneo alla vicenda ma ha molto stima nei confronti della Procura.
PIERINA PAGANELLI, BARZAN: “MANUELA NON COINVOLTA NEANCHE MINIMAMENTE”
Sul possibile coinvolgimento di Manuela Bianchi nell’omicidio di Pierina Paganelli, Barzan ribadisce: “Negli atti non emerge che Manuela abbia concorso con Dassilva nell’omicidio, non c’è un WhatsApp, anche nelle intercettazioni non emerge mai un qualcosa che possa indicare questo percorso. Il carcere può essere comunque messo in discussione – ribadisce Barzan – martedì faremo l’esperimento giudiziale per capire se l’ignoto sia Dassilva. Sarà un momento importante, parteciperemo con tutto il pool di difesa, siamo pronti e in attesa”.
Sui dna trovati sulla scena del crimine: “Potrebbero forse partecipare a qualcuno della congregazione dei testimoni di Geova e servirebbe una campionatura per escluderli questi dna, ma lo dico da tempo. Purtroppo la muffa ha deteriorato delle possibili nuove tracce sul cadavere ma non è colpa della procura”. Sarà quindi una giornata molto importante quindi, anche se la data da segnarsi in rosso sul calendario sarà quella del prossimo 11 febbraio, quando si scoprirà chi sarà quell’uomo che la sera dell’omicidio, pochi minuti dopo l’atroce delitto, è passato sotto la cam della farmacia.