La chiusura delle indagini preliminari sull’omicidio di Pierina Paganelli apre alla richiesta di rinvio a giudizio per Louis Dassilva, unico indagato per il delitto di via del Ciclamino e, secondo la Procura di Rimini, autore di un crimine premeditato e non d’impeto come inizialmente ipotizzato dagli investigatori. Con un impianto accusatorio del genere, il rischio ergastolo si fa concreto in caso di condanna.
Nelle ultime settimane, al netto della cronaca giudiziaria si fa strada la narrazione di una situazione collaterale che ha infastidito parecchio la famiglia della vittima. È notizia recente, infatti, la mobilitazione di diverse persone che avrebbero deciso di manifestare a favore di Dassilva sostenendo che sia destinatario di pregiudizi. Davanti al tribunale sono stati esibiti striscioni con frasi come “Ingiustizia è fatta“, in riferimento alla custodia cautelare in carcere disposta a carico del senegalese dal 16 luglio 2024, e questo ha contribuito a destare indignazione nei parenti di Pierina.
Pierina Paganelli, i figli di Pierina contro la manifestazione pro Louis Dassilva
Secondo quanto riporta Agi, i figli di Pierina Paganelli hanno espresso la loro indignazione davanti alla notizia di una imminente manifestazione promossa da alcuni connazionali di Louis Dassilva per chiederne la scarcerazone.
Attraverso i loro legali, avvocati Marco e Monica Lunedei, i familiari della 78enne uccisa il 3 ottobre 2023 hanno diffidato gli organizzatori annunciando azioni legali contro chi “specula sull’immagine della donna brutalmente assassinata“. Sarebbe stato inoltre depositato un esposto in Procura in merito agli insulti social nei confronti dei figli di Pierina Paganelli e in particolare di Giuliano Saponi, marito di Manuela Bianchi che è stata amante dell’indagato fino a diversi mesi dopo l’omicidio e che oggi è indagata per l’ipotesi di favoreggiamento.