La diretta odierna di Ore 14 è tornata ad occuparsi ancora una volta della vicenda di Pierina Paganelli dato che proprio nella giornata di oggi il Tribunale del Riesame riminese deciderà sull’istanza di scarcerazione presentata dai legali di Louis Dassilva, attualmente unico indagato – già in carcere da parecchi mesi – per l’omicidio dell’anziana signora di Rimini: una sentenza che potrebbe di fatto concedere la libertà per Dassilva in attesa del vero e proprio processo a suo carico, pur non cambiando l’attuale impianto accusatorio nei suoi confronti che sembra essere interamente sostenuto dalle testimonianze rese dalla nuora di Pierina Paganelli, Manuela Bianchi.
Intercettati fuori dal tribunale del Riesame, i legali dell’indagato per la morte di Pierina Paganelli hanno chiarito che allo stato attuale “siccome è caduta la prova della cam 3, è ovvio che l’impianto accusatorio e il quadro indiziario a carico di Dassilva poggia sicuramente sulle dichiarazioni di Manuela Bianchi“, sostenendo di aver presentato “una serie di valutazione ed elementi finalizzati ad escluderne la credibilità oggettiva e soggettiva” dell’accusatrice.
Pierina Paganelli, Bruzzone: “Se Manuela Bianchi fino ad oggi ha sempre mentito, perché ora dovrebbe essere credibile?”
Secondo i legali di Dassilva, “il quadro che si prospetta al riesame oggi è migliorato ed è molto più approfondito rispetto a quello dello scorso settembre” che aveva portato al primo rigetto sulla scarcerazione del loro assistito, sostenendo che di fatto le parole della nuora di Pierina Paganelli non si possano considerare credibili in relazione ad “altri elementi esterni” e alla “nostra tesi difensiva che non permette la presenza [di Dassilva] nei garage”; mentre interpellati su quando si avrà una risposta in merito all’istanza odierna, ritengono che ci andrà “qualche giorno, probabilmente fino a sabato“.
Sullo stesso tema, sempre nello studio di Ore 14 è intervenuta anche la criminologa Roberta Bruzzone – che nel caso di Pierina Paganelli è consulente proprio per Dassilva – che si è limitata a precisare che “abbiamo elementi per mettere in discussione la versione della Bianchi“, già smentita dallo stesso indagato nella sede dell’ultimo interrogatorio; precisando poco dopo che la nuora di Pierina Pagnanelli “per 18 mesi durante lunghe sessioni di interrogatorio ha reso tutta una serie di dichiarazioni diverse da quelle attuali” che dal loro punto di vista aiuterebbero – quanto meno – a far cadere la tesi della sua credibilità assoluta.