Ad Ore 14 si torna a parlare della morte di Pierina Paganelli con una nuova intercettazione che sembra peggiorare la posizione di Louis Dassilva – di fatto l’unico indagato per l’omicidio, attualmente in carcere – smentendo quello che sarebbe ad oggi il suo unico alibi, ovvero la parole della moglie Valeria Bartolucci che la notte della morte dell’anziana signora di Rimini lo collocano all’interno della loro abitazione; il tutto mentre le indagini sulla morte di Pierina Paganelli procedono – più o meno – serrate e sembrano lasciare i riflettori puntati su Dassilva con due sentenze di rigetto delle istanze di scarcerazione presentate dai suoi legali.
Senza dilungarci su Dassilva, interessante è ricordare che la moglie Valeria Bartolucci dai momenti successivi alla morte di Pierina Paganelli ha sempre raccontato che Dassilva quella notte rimase in casa tutto il tempo: lei andò a dormire attorno alle 22:00 e poco prima di coricarsi – con le ultime attività sul suo cellulare rilevate alle ore 22:10 circa, tra un paio di messaggi e la sveglia impostata per il giorno successivo – vide il marito sul divano della loro abitazione; sostenendo che se lui fosse uscito di casa se ne sarebbe accorta perché la porta della sua camera era aperta.
Pierina Paganelli, la nuova intercettazione che smentirebbe Valeria: il commento di Roberta Bruzzone
Tesi – quest’ultima – che sarebbe incompatibile con gli orari della morte di Pierina Paganelli che proprio attorno alle 22:00 rientrò dalla riunione della Congregazione dei Testimoni di Geova, ma che secondo la procura sono credibili limitatamente al fatto che le donna sia andata effettivamente a dormire a quell’ora: l’ipotesi è che Dassilva sia uscito poco dopo, oppure – addirittura – non sia mai stato a casa quella sera e la nuova intercettazione sembra provare quest’ultima teoria.
Infatti – spiega Ore 14 – il primo novembre del 2023 parlando con il marito, Valeria Bartolucci disse “se mi richiamano anche a me dobbiamo vedere se c’è… Se ero sveglia a quell’ora, ma io questa cosa non lo so“, lasciando intendere (ma non provando in termini assoluti) che potrebbe aver mentito sull’orario in cui è andata a dormire; mentre la criminologa Roberta Bruzzone – che nel caso Pierina Paganelli assiste proprio Dassilva – nello studio di Milo Infante ha precisato che dal loro punto di vista “sosteniamo il ragionamento della Cassazione che ha ritenuto genuina” Valeria quando dice di essere andata a dormire tra le 22:00 e le 22:10, sottolineando anche che “se avesse voluto confezionare un alibi al marito sarebbe stata più precisa“.