Piero Angela per molti oggi è il papà di Alberto, noto divulgatore scientifico e conduttore televisivo di programmi di successo come “Ulisse” e “Noos”. In realtà Piero Angela è stato il mentore e la guida per il figlio Alberto Angela che, intervistato dal Corriere della Sera, ha dichiarato: “mi ha insegnato il grande lavoro, umiltà e qualità”. Alberto Angela, infatti, ricordando gli insegnamenti lasciati dal padre Piero scomparso all’età di all’età di 93 anni, dopo una lunga malattia, ha confessato: “mi diceva sempre di non usare la scienza per fare spettacolo”. Anzi secondo Piero bisogna usare il mondo dello spettacolo per parlare, comunicare e raccontare la scienza. Infatti Alberto Angela ha mosso i primi passi nel mondo della scienza e della divulgazione scientifica in tv proprio con il padre con cui non ha mai avuto alcun problema o tensione.
“La scienza non crea divisioni, chi ha lo stesso pensiero, chi ragiona in modo scientifico, parla delle stesse cose” – ha sottolineato il figlio di Piero Angela che sulla scienza ha detto – “è produttiva, inclusiva, stimolante, aiuta a trovare soluzioni”.
Piero Angela, la causa della morte
La morte di Piero Angela ha scosso tutto il mondo della televisione e della scienza, visto che ci ha lasciato un numero uno assoluto. Il divulgatore scientifico, giornalista, conduttore televisivo e saggista è stato per tantissimi anni uno dei volti più amati e seguiti della Rai con programmi cult come “Quark” e “SuperQuark” da sempre associati a lui. All’età di 93 anni Piero Angela è morto dopo aver lottato a lungo contro una malattia, ma non senza lasciare un ultimo insegnamento ai giovanissimi. In una delle sue ultime apparizioni televisive, Piero Angela nel programma “Prepararsi al futuro” ha voluto dire qualcosa ai giovani parlando della sua vita da studente: “al liceo classico c’erano non ho avuto dei professori che mi abbiano fatto amare la scienza: erano noiosi, pedanti, poco coinvolgenti”.
La scienza però è diventata poco dopo importante nella sua vita quando ha cominciato a fare il lavoro da giornalista; una scoperta che gli ha cambiato la vita visto che ha cominciato a conoscere non solo il metodo della scienza, ma anche filosofia della conoscenza e l’etica. Poi l’invito ai giovani: “importante per voi giovani avvicinarvi alla scienza e alla tecnologia, in un modo che è in costante cambiamento”.