Piero Fassino ha litigato in diretta tv con Francesco Magnani, presentatore de "L'Aria Che Tira": "Se lei m'interrompe non è possibile fare un ragionamento!"
Piero Fassino, esponente del Partito Democratico, è intervenuto su La 7 ai microfoni de “L’Aria Che Tira”, dove ha letteralmente smarrito la pazienza con il conduttore del programma Francesco Magnani. In particolare, l’ex sindaco di Torino ha perso le staffe durante un dialogo in collegamento audiovisivo con lo studio della trasmissione e imperniato sulla guerra in Ucraina. Il presentatore, infatti, gli ha sottratto per un brevissimo lasso di tempo la parola per precisare un aspetto del discorso, ma Fassino non ha gradito l’interruzione, non esitando a manifestare a microfoni aperti il proprio disappunto.
Così, il politico, spazientito, si è rivolto a Magnani, dicendo: “Mi fa parlare? Non è possibile andare avanti così! Se lei m’interrompe non è possibile fare un ragionamento!”. Quasi sorpreso dalla reazione di Piero Fassino, Francesco Magnani, dopo qualche istante trascorso in silenzio, ha inteso sottolineare che si trattava di un’incursione voluta soltanto per effettuare una puntualizzazione, non per scippare la parola al suo ospite o limitare il suo tempo d’intervento.
PIERO FASSINO VS FRANCESCO MAGNANI, POI L’ANALISI SULL’UCRAINA: “PUTIN VUOLE UN PEZZO DI TERRITORIO”
Piero Fassino, rivolgendosi a Francesco Magnani e al pubblico televisivo, ha poi portato a termine la sua riflessione sul conflitto bellico in Ucraina: “È ragionevole che ci sia una trattativa alla fine della quale l’Ucraina rinunci a un pezzo del proprio territorio? Assolutamente no. Nella migliore delle ipotesi, allo stato attuale dei fatti, è che si riesca a ottenere un ‘cessate il fuoco’. La linea di demarcazione diventa de facto il congelamento del conflitto. Non so se si aprirà una trattativa e non sappiamo quali saranno gli esiti. Questo è forse ciò che si può ottenere”.
E, ancora: “L’idea che noi convinciamo gli ucraini a cedere un pezzo di territorio non ha senso. Io sono favorevole all’integrazione dell’Ucraina nell’Unione europea, così come ho detto che l’Ucraina avrebbe potuto dichiararsi neutrale sin dall’inizio ed entrare nell’Ue. Se noi non avessimo fatto cosa abbiamo fatto, Putin non avrebbe sferrato l’offensiva? Non è vero, perché Vladimir Putin vuole un pezzo di Ucraina, è questo il nodo ed è un nodo complicato”.