Piero Villaggio, il difficile rapporto con l’eroina e l’arresto nel 1984
Piero Villaggio, figlio del noto attore Paolo, è il suo secondogenito. La sua vita è stata alquanto complicata per via della tossicodipendenza, elemento che lui ha spesso ricondotto all’aver avuto un padre “ingombrante” come il suo. “Relazionarsi con lui è molto difficile. È una persona molto invadente ed egocentrica, come quasi tutti quelli che fanno il suo mestiere“, aveva detto in una vecchia intervista a Vanity Fair, dopo aver aggiunto di aver spesso sofferto l’assenza di papà.
Il rapporto con l’eroina è iniziato a 17 anni, periodo in cui un amico lo ha trascinato in un vortice dal quale ha faticato tanto ad uscire. Lo ha descritto come un paradiso che nascondeva l’inferno. A completare il dramma, l’arresto del 1984, quando fu beccato con del metadone. Da quel momento, resosi conto della gravità della situazione, ha deciso di provare a rivolgersi alla comunità di San Patrignano dove è rimasto fino al 1987 con Vincenzo Muccioli. Finito il percorso di recupero, Piero Villaggio (il cui vero nome è Pierfrancesco), si è riavvicinato al padre, tentando di recuperare il rapporto con lui.

Piero Villaggio, il rapporto dopo la malattia del padre
Mentre Piero Villaggio si trovava a San Patrignano, suo padre si era ammalato di diabete, patologia che poi li ha poi riportati a riavvicinarsi per restare insieme in un altro dei momenti delicati della loro vita. In un’intervista al Corriere della Sera ha dichiarato di essere stato spesso inconsapevole di aver fatto soffrire così tanto suo padre: “Sì, anche se in quegli anni non mi rendevo conto: la mia preoccupazione era un’altra. Gli riconosco di non essersi vergognato di me, di non avermi nascosto. Per alcuni, anzi, si è esposto fin troppo“. Poi aggiunge di essere fiero di suo padre che in quel periodo si era schierato con Vincenzo Muccioli.