C’è un altro Corbyn che potrebbe scuotere alle fondamenta la politica britannica: Piers, fratello dell’ex leader del Labour di cui è più giovane di due anni, oltre che astrofisico e meteorologo, è noto soprattutto per opporsi strenuamente alla teoria dei cambiamenti climatici e negli ultimi tempi si è cucito il ruolo di punto di riferimento dei negazionisti del virus nel Regno Unito che proprio l’altro giorno si sono riuniti in massa in quel di Trafalgar Square. Insomma un personaggio ‘radicale’ ma allo stesso tempo molto lontano dal fratello Jeremy che da tempo è tra coloro che ritengono la pandemia una bufala (la chiamano “plandemic”, ovvero una epidemia pianificata) e che per questo si sono assembrati a Londra senza mascherina, beccandosi pure una multa. Lo scopo della manifestazione a cui Piers Corbyn ha partecipato era contestare le politiche e le bugie presunte del governo britannico sul Coronvirus, addirittura arrivando a parlare di una sorta di genocidio di massa e a un controllo da parte dello stato di orwelliana memoria. Accuse che negli ultimi tempi vengono mosse a governi anche di opposto colore politico in tutta l’Europa da parte di un movimento negazionista che pare allargarsi e annoverare tra i suoi componenti pure personaggi illustri.
PIERS CORBYN, LEADER NEGAZIONISTI UK: “ANCHE CAMBIAMENTI CLIMATICI SONO UNA BUFALA”
Basta lockdown, addio all’obbligo delle mascherine e del distanziamento sociale, no ai sistemi e ai programmi di “tracking” per evitare il diffondersi del contagio: erano queste le parole d’ordine dei Corbyn senior e di tanti altri manifestanti che sono scesi in piazza dopo che Matt Hancock, Segretario di Stato per la Salute e gli Affari Sociali nell’esecutivo guidato da Boris Johnson, aveva solo ventilato l’eventualità di una possibile nuova “chiusura”. Il fratello di Jeremy, tuttavia, da tempo è noto per essere un detrattore della teoria del global warming e come accennato non è l’unico personaggio di spicco ad unirsi alle proteste, convinti che la pandemia sia un complotto architettato ad arte e che il Covid-19 non sia mai esistito: anche per questo motivo i prossimi mesi potrebbero essere particolarmente ‘caldi’ oltremanica sul fronte delle proteste dei negazionisti dato che, secondo quanto rivelato dalla BBC, esisterebbe un documento che parla pure di un “worst case scenario” e delle possibili e ancora più rigide misure da adottare se si dovesse arrivare oltre quota 85mila morti.