Pino Donaggio ha rilasciato un’intervista ai microfoni dei colleghi di “Quotidiano Nazionale”, nella quale ha ripercorso la sua carriera e raccontato i suoi progetti attuali. In primis, l’artista ha ricordato come la svolta della sua vita nella musica leggera avvenne grazie a Mina: “Tony De Vita, che era sotto contratto con la Curci come me, disse a Mina di ascoltare le mie canzoni. Le feci sentire ‘Ho paura’: le piacque e la incise. Quando scrissi ‘Come sinfonia’, lei rimase entusiasta, ma aveva già due canzoni pronte per Sanremo. Però convinse Ezio Redaelli a farla interpretare a me, allora ero un perfetto sconosciuto. Chissà, se Mina avesse portato il mio brano, forse non sarei mai diventato cantante”.
Il suo ingresso nel mondo del cinema fu legato davvero al caso, in quanto, una notte, rientrando a Venezia dopo una serata, sulla riva incontrò Ugo Mariotti: “Era il coproduttore del film ‘A Venezia un dicembre rosso shocking’ con Donald Sutherland e Julie Christie, che si stava girando nella mia città. Era un film dalle atmosfere paranormali. Si era messo in testa che qualcuno dall’Aldilà mi avesse fatto comparire a quell’ora di notte, sul vaporetto, davanti a lui. E, siccome cercava un musicista per la colonna sonora del film, era convinto che il messaggio esoterico fosse che la musica dovevo farla io”.
PINO DONAGGIO: “ECCO COME E QUANDO HO BATTUTO PAUL MCCARTNEY”
A “Quotidiano Nazionale”, Pino Donaggio ha rammentato che quella colonna sonora riuscì a battere anche Paul McCartney: “Era una classifica stilata ogni anno dalla rivista inglese Films and Filming. La mia ‘Don’t look down’ fu premiata come migliore colonna sonora dell’anno, al secondo posto c’era Paul McCartney per ‘007 Operazione tuono'”.
La sua canzone più celebre, famosa in tutto il mondo, “Io che non vivo”, nacque così: “Ero in casa, mi avevano appena portato il nuovo pianoforte a coda, così mi sono seduto e ho appoggiato le mani sulla tastiera. Il tema è venuto lì, immediatamente. L’ho completato, ma non l’ho scritto. Mi sono detto: se domani lo ricordo vuol dire che è buono. E ho rischiato tantissimo: se il giorno seguente non me lo fossi ricordato, la mia vita sarebbe stata del tutto diversa”. Un grande rimpianto è non avere mai vinto un Festival di Sanremo in dieci edizioni (“A Sanremo ci vai per vincere”), ma ora guarda al presente e al futuro: “Ho appena finito di comporre la musica per ‘Spin me round’, quarto film di Jeff Baena. Poi scriverò per la prossima pellicola di Daniele Ciprì e lavorerò anche con Paolo Franchi. Mercoledì compio 80 anni, ma finché la mano mi tocca la spalla vado avanti…”.