Pino Insegno, grande attore comico italiano e super doppiatore, è stato intervistato stamane negli studi di Weekly, programma in onda nel weekend al mattino su Rai Uno. “Era il momento per scrivere un libro, è un libro di formazione, tutti i no che sono diventati sì, quando mi hanno detto che non avrei mai fatto questo mestiere, quando giocavo in Serie C e mi hanno fatto smettere”, queste le prime parole, sul suo libro in uscita, da parte di Pino Insegno. Come si reagisce quando si prende una porta in faccia? “E’ il momento migliore. Le cose quando vanno male devi trovare il modo di farle andare bene, la vita non è come un film. Certe cose accadono perchè ne devono accadere altre. La persona che in quel momento ti ha proibito di fare una cosa ti ha dato l’opportunità di farne un’altra, è il momento più bello. Se Leopardi fosse stato felice non avrebbe scritto quello che ha scritto per fare una metafora nazional popolare”.
Sui suoi esordi con la Premiata Ditta: “Debuttammo su Rai Uno il sabato sera dopo due o tre anni di teatro. Ci vennero a vedere e ci chiamarono ospiti fissi su Rai Uno il sabato, incredibile quanto spazio ci fosse per i giovani prima e un po’ più complicato ora”. Sul padre, Pino Insegno ironizza: “Operaio, tutt’ora vivente, ancora dobbiamo ridargli dei soldi, abbiamo fatto finta di niente”, riferendosi ai 6 milioni di lire prestati per iniziare la sua carriera. L’esordio con il doppiaggio: “L’inizio nei film hard, quello c’era da doppiare più di 40 anni fa quando non c’è niente. Era molto faticoso nove ore a godere senza un motivo, è faticosissimo”.
PINO INSEGNO: GLI ATTORI DOPPIATI, MORRICONE, TROISI E…
Sugli attori doppiati da Pino Insegno: “Con Vigo Mortesen c’è stato un collegamento dall’inizio, dal Signore degli Anelli. Ogni anno che viene a Roma per presentare un film ci troviamo, parla benissimo tutte le lingue, l’italiano un po’ meno, meno male. Mi ha ringraziato per avergli dato quell’italiano che non è riuscito a dare lui con la voce. Ho incontrato anche Jamie Foxx che ho incontrato dopo Django, ma mi ha ringraziato sbagliando il nome. C’è comunque un’umiltà e un’intelligenza da parte loro fuori dal normale, io mi fermo pure con i muri per la strada, è faticoso ma bisogna ridare alla gente quello che la gente ti da”. Sull’incontro con Ennio Morricone: “Bellissimo, il Maestro è sempre stato di una disponibilità… sembrava un tuo amico che lavorava come impiegato, sempre carino ed educato, ho avuto la fortuna di farci un paio di cose. Poi mi mandava a quel paese per il tifo delle squadre, io della Lazio lui della Roma”.
Su Pino Daniele: “Abbiamo costruito un’amicizia perchè io ero amico di Massimo Troisi. Ci sono persone che sono migliori ancora di quelli che sembrano e Massimo era uno di quelle. Quando è andato via Massimo mi sono avvicinato a Pino, persona un po’ introversa”. Le ultime parole di Pino Insegno sono state sulla moglie Alessia Navarro: “E’ proprio un’altra persona rispetto a me, ma siamo due anime gemelle. E’ un’attrice straordinaria, lei Roma io Lazio, lei celiaca io carboidrati, lei viaggia e io se esco da Monteverde mi prende l’ansia, lei laureata con il massimo dei voti io diplomato con il minimo, ma uno deve cominciare ad imparare dall’altro e amare le cose dall’altro”.