Plusvalenza da criptovalute soggetta a determinate condizioni a carico della PMI che gestisce il conto del cliente.
Il fisco ha recentemente risposto ad alcune domande sulla plusvalenza da criptovalute e su come una piccola e media impresa del settore, debba gestire alcune pratiche per i clienti che vorrebbero optare il regime amministrato.
La risposta con protocollo numero 135 e risalente a quest’anno vede una PMI regolarmente iscritta nel Registro degli Operatori che gestiscono Valute Virtuali, che chiede come comportarsi in merito alla gestione dei servizi offerti ai clienti e riguardanti lo staking, custodial ed exchange.
Chiarimenti sulla plusvalenza da criptovalute
La prima domanda della PMI sulla plusvalenza da criptovalute fa riferimento alla gestione autonoma dei clienti e il potenziale trasferimento delle crypto in altri portafogli non gestiti dalla società primaria. In tal senso decade l’adempimento fiscale dell’impresa che non risulta più responsabile delle azioni del cliente.
Mentre nel caso in cui il cliente riceva delle altre crypto derivanti da un altro wallet, il costo delle criptomonete dev’essere determinato dal cliente stesso (con una auto certificazione scritta o comunicata in una conferenza), salvo il valore venga quantificato dall’impresa mittente del portafoglio.
Va infine detto, che le plusvalenze sulle crypto attività devono tenere in considerazione diversi fattori, come la detenzione all’estero e la valutazione del costo medio reale per individuare poi il valore di compravendita.
Conclusioni del fisco
Per l’Agenzia delle Entrate la PMI non ha l’obbligo di valutare la plusvalenza delle crypto del cliente soltanto se lui stesso rilasci una dichiarazione scritta in cui attesta il trasferimento da un altro wallet le cui monete erano depositate in maniera “self“.
Laddove invece il cliente voglia passare al regime dichiarativo, rinunciando all’amministrato, l’azienda dovrà occuparsi di valutare le minusvalenze o plusvalenze soltanto per l’anno fiscale in corso (entro e non oltre la fine di dicembre).
Attenzione infine alle crypto derivanti da altri wallet, le quali devono essere corredate da documentazione apposita che possa far evincere il valore. Senza alcun documento si terrà in considerazione un costo d’acquisto pari a 0.