Eletti i due componenti dell’Agcom, l’autorità per la garanzia nelle comunicazioni, e i due membri della autorità per la Privacy. Sono stati eletti dal Parlamento su indicazione di Pd e Pdl. Si tratta rispettivamente di Maurizio Decina (ordinario al Politecnico di Torino) e Antonio Martusciello (ex sottosegretario del governo Berlusconi, già membro dell’Agcom) e di Giovanna Bianchi Clerici (consigliere d’amministrazione Rai uscente e candidata dalla Lega e Pdl) e Antonello Soro (ex capogruppo Pd alla Camera). Il risultato delle votazioni però ha scatenato i malumori e le proteste di diverse forze parlamentari. Non solo all’interno del Parlamento: anche esponenti della società civile come ad esempio lo scrittore Roberto Saviano hanno espresso il loro dissenso sull’operazione. Su Twitter, l’autore di Gomorra ha commentato che “i partiti scelgono i 4 di Agcom e Privacy senza trasparenza ora che la priorità sarebbe la fiducia degli elettori…”. Uno dei problemi che viene sottolineato è che l’accordo preso da Pd e Pdl non abbia tenuto conto di alcuna audizione nelle commissioni parlamentari per esaminare i candidati. Le critiche più forti arrivano dall’Italia dei valori. Il partito di Antonio Di Pietro infatti è arrivato a dire che quanto successo può mettere a rischio rottura qualsivoglia alleanza sulla cosiddetta “foto di Vasto”, la possibile alleanza tra appunto Idv, Pd e Sel. Si osserva però che anche tra i vari schieramenti di maggioranza ci sono lamentele e malumori: in molti oggi hanno disertato il voto. Antonio Di Pietro in una sua dichiarazione ha commentato che “c’è un Pd delle dirigenze, degli accordi tra gruppi di potere, un Pd che si è calato le braghe per convenienza e connivenza sull’Agcom, ma anche su altre importanti come la fiducia sul mercato del lavoro”. D’accordo sostanzialmente anche Nichi Vendola che ha parlato di pagina nera che potrà pesare moltissimo sulla scena politica italiana anche lui decisamente irato contro il comportamento del Pd. Sulla stessa lunghezza d’onda infine anche i radicali, che insieme all’Idv non ha partecipato al voto.
Si dichiara amareggiato e contrariato Fabio Granata di Futuro e libertà: “Non parteciperò alla votazione per i due componenti dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni poiché il metodo seguito per l’individuazione dei candidati ritengo non sia in linea con la richiesta di qualità e trasparenza che l’importante organismo pretende”.