SCELTA CIVICA/ Casini replica a Monti: ha un atteggiamento rissoso

- La Redazione

Mario Monti si dimette e lascia Scelta Civica per passare al gruppo misto. “Rassegno le dimissioni da presidente di Scelta Civica – ha fatto sapere il Professore in un comunicato".  

mariomonti_auricolareR400 L'ex premier Mario Monti (Infophoto)

Accuse ridicole quelle di Monti. Lo dice Pierferdinando Casini al programma Matrix, commentando l’uscita di scena del leader Mario Monti e le polemiche che ne stanno seguendo. E attacca a sua volta: Monti ha avuto un atteggiamento rissoso nei confronti dell’esecutivo, i suoi distinguo non sono accettabili. Sta finendo dunque in rissa la breve esistenza di Scelta civica, o almeno di quella guidata da Monti che come si sa ha dato ieri le dimissioni dal suo ruolo, dimissioni oggi confermate e definite irrevocabili. D’altro canto Casini dice anche che non ha intenzione di chiedergli di ritirare le sue dimissioni. Il qual eMonti ha ulteriormente commentato la sua decisione: “Alcune personalità autorevoli all’interno di Scelta civica hanno travisato la natura del nostro movimento”.

Mario Monti lascia Scelta Civica e passa al gruppo misto. “Rassegno le dimissioni da presidente di Scelta Civica – ha fatto sapere il Professore in un comunicato -. La presidenza verrà assicurata dal vicepresidente vicario Alberto Bombassei, fino all’attivazione delle procedure previste dallo Statuto per la nomina del nuovo presidente”. Nella giornata di oggi, ha quindi confermato Monti, “lascerò il gruppo Sc del Senato e chiederò l’iscrizione al gruppo misto”. Alla base della decisione ci sarebbe un’insanabile spaccatura interna, in particolare sulla legge di stabilità: “Undici senatori mi hanno sfiduciato”, ha detto Monti. Tra questi ci sarebbe anche il ministro della Difesa Mario Mauro: “In questi giorni – scrive l’ex premier – il senatore Mauro, con dichiarazioni ed iniziative, è venuto preconizzando, da un lato, una linea di appoggio incondizionato al Governo, posizione legittima, e naturale in chi fa parte di un governo, ma che non è la linea di SC, linea definita dai suoi organi direttivi e confermata nella proposta del contratto di coalizione”. Dall’altro, spiega ancora Monti, “il superamento di SC in un soggetto politico dai contorni indefiniti ma, a quanto è dato capire, aperto anche a forze caratterizzate da valori, visioni e prassi di governo inconciliabili con i valori, la visione e lo stile di governo per i quali Scelta Civica è nata”.





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