La Giunta per le elezioni si è da poco espressa a favore della decadenza di Silvio Berlusconi da senatore. Tocca adesso all’Aula di Palazzo Madama esprimersi per mettere fine o meno all’esperienza parlamentare del Cavaliere. “Peggio del previsto. Il copione era stato già scritto e se ne conosceva la trama ma si è andati oltre ogni limite di tollerabilità”, ha detto il capogruppo Pdl in Senato, Renato Schifani. Sulla stessa linea il commento di Giuseppe Esposito: “Dirette tv via satellite e via web spiegamento di migliaia di giornalisti, tutti i fari puntati sulla giunta delle elezioni come avverrebbe soltanto per una finale di coppa del mondo. Le partite sono però interessanti quando non si conosce l’esito finale, non come in questo caso dove il risultato era già scontato e deciso da tempo”. Secondo Esposito, infatti, “già si conoscevano i giudizi e pregiudizi diffusi in mondovisione da parte di tanti membri della giunta, alcuni hanno persino continuato nel corso dei lavori dell’udienza pubblica, come il senatore pentastellato Vito Crimi, ad ingiuriare e manifestare il proprio disprezzo verso Silvio Berlusconi. Non mi aspettavo un risultato diverso, è stata una partita già decisa dall’arbitro. Ma sono certo che la corte europea non potrà che accettare le tesi del presidente Berlusconi”. Ovviamente soddisfatto Mario Michele Giarrusso, senatore 5 Stelle: “La legge è stata applicata nei tempi richiesti. Ci attendiamo che in aula il voto sia palese di modo che tutti i gruppi si assumino la loro responsabilità”. Non manca un commento anche sulla vicenda che ha visto coinvolto il collega Vito Crimi: “Io non giudico un collega tanto più per un post fatto in Giunta. I soliti denigratori, mi riferisco ad Espresso e Repubblica, hanno fatto girare notizie false. Cosa riprovevole che noi condanniamo”.
A proposito del tentativo del Pdl di sospendere la seduta, il presidente della Giunta Dario Stefano ha dichiarato che il post pubblicato da Crimi “non era un motivo sufficiente per sospendere la seduta”. “In Aula il Pd sarà compatto nel votare la decadenza di Silvio Berlusconi”, ha invece annunciato Felice Casson del Pd, membro della Giunta del Senato. “Non ci saranno sorprese, almeno per quanto ci riguarda. I senatori Pd sono convinti di quello che è stato fatto. Non c’è alcuna divisione”, ha aggiunto. Poi conclude: “Chiederemo il voto palese perché anche in base alla Costituzione la legge Severino è una norma a tutela dei senatori e non c’entra niente il voto segreto. Ma anche se fosse segreto, il Pd voterà tranquillamente la decadenza”. Infine il giudizio di Ulisse Di Giacomo, avvocato di Salvatore Di Pardo, colui che dovrebbe subentrare al posto di Berlusconi in Senato: secondo il legale si tratta di un “pronunciamento ineccepibile”, spiegando che “l’aula, a questo punto, non potrà che confermare la decisione, a meno che non voglia riconoscere una posizione di privilegio per Silvio Berlusconi ma che sarebbe difficile da spiegare al popolo italiano”.